L’INPS prevede maggiorazioni e sovvenzioni speciali per tutti coloro che hanno una riconosciuta invalidità, a maggior ragione se l’invalidità è conseguenza di incidenti sul lavoro. I lavoratori tutelati sono generalmente descritti dalla legge come mutilati e invalidi civili di età compresa tra 18 e 67 anni. Tra questi, figura anche chi ha sviluppato una patologia causata dall’intossicazione da amianto, durante lo svolgimento della sua professione.
Lo Stato ha cominciato a occuparsi delle vittime dell’amianto nel 2007, instituendo, con Legge n. 244 del 24 dicembre, un fondo per retribuire gli ammalati. Nel 2014, la sovvenzione è stata estesa ai familiari dei lavoratori esposti alla tossicità e a tutte le persone che vivono in ambienti inquinati. Infine, nel 2015, lo Stato ha esteso la fruizione del fondo anche ai figli dei lavoratori deceduti in seguito alle patologie asbesto correlate.
Dunque, ecco i lavoratori con 5 anni di contributi che rispecchiano i requisiti necessari per fare domanda all’INPS. Quest’anno, il termine massimo, entro cui richiedere la sovvenzione, è marzo. Vediamo anche tutti i documenti necessari e la prassi da rispettare per inviare la richiesta.
Ecco i lavoratori con 5 anni di contributi che possono chiedere una pensione anticipata all’INPS entro marzo
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Il 31 marzo decorre il termine entro cui richiedere la pensione previdenziale per i lavoratori ammalati a causa dell’amianto. Per poter accedere alla sovvenzione concessa dall’INPS, bisogna avere la certificazione rilasciata dall’INAIL che attesta l’invalidità e il nesso con l’attività lavorativa. Il sostegno economico è devoluto per qualunque patologia legata all’intossicazione da amianto.
Per poter inoltrare la domanda, sono sufficienti 5 anni di contributi versati durante la vita lavorativa e non ci sono vincoli anagrafici. Differentemente dalle restanti pensioni di invalidità sociale, in questo caso non è obbligatorio provare l’impossibilità totale e permanente alle altre attività lavorative.
L’iter di attribuzione della pensione è molto simile a quello già visto per l’APE sociale e i benefici in favore di chi svolge lavori usuranti. Una volta ottenuto il sopracitato attestato dall’INAIL, bisogna verificare presso l’INPS la sussistenza di tutti i requisiti necessari. Dopodiché (o contestualmente), gli interessati possono compilare la domanda di pensione. Come anticipato, tutto questo deve avvenire entro e non oltre il 31 marzo del 2022 ed esclusivamente per via telematica, tramite gli appositi portali dell’INPS.
In collaborazione con l’INAIL, l’INPS provvederà ad analizzare le domande e a concedere e declinare le richieste.
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