Si avvicina il nuovo anno e le rivalutazioni degli analisti sull’importo delle pensioni fanno ben sperare in un progressivo aumento degli importi. Alcuni indicatori dell’andamento economico fanno ben sperare che il 2022 sia un anno propizio per le rivalutazioni delle quote previdenziali.
Gli assegni molto bassi spesso diventano fonte di preoccupazione per i risparmiatori in quiescenza. Tuttavia, i consulenti di ProiezionidiBorsa hanno mostrato che in alcuni casi è possibile incrementare gli importi anche attraverso ulteriori richieste.
Lo abbiamo illustrato nell’articolo “Oltre all’assegno mensile questi pensionati possono ottenere le integrazioni sulle pensioni INPS e ricevere più soldi”. Come potrebbe funzionare invece nel prossimo anno ormai alle porte? Ecco i fortunati pensionati che potrebbero subito ottenere più soldi nel cedolino pensioni INPS.
Come aumentarla ogni mese?
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A volte i risparmiatori che vanno in pensione decidono di continuare a lavorare anche dopo il pensionamento. C’è chi, ad esempio, attende il collocamento in quiescenza per dedicarsi al proprio hobby e trasformarlo in una fonte di guadagno vera e propria. In questi casi, i pensionati hanno diritto al supplemento sulle pensioni INPS e spesso non lo sanno. Tale supplemento tuttavia, rappresenta di per sé una occasione per arricchire l’assegno previdenziale ogni mese. A fare da sfondo a simili possibilità, il 2022 ormai alle porte sembra portare con sé rivalutazioni degli assegni mensili ben più vantaggiose. A legislazione invariata, dal prossimo mese di gennaio gli importi delle pensioni INPS dovrebbero assistere ad una rivalutazione in senso migliorativo. Le ragioni sono sostanzialmente ascrivibili a due fattori principali che hanno come effetto un incremento degli assegni.
Ecco i fortunati pensionati che potrebbero subito ottenere più soldi nel cedolino pensioni INPS
Nel 2022 molti pensionati potrebbero veder crescere il proprio cedolino pensione. La ragione di questo aumento è totalmente ascrivibile all’inflazione che in base ai dati NaDEF si attesterà ad un valore pari all’1,5%. Tale variazione determinerebbe una risalita dell’indice dei prezzi e un conseguente ricalcolo della perequazione. In tale maniera il meccanismo di rivalutazione applicabile alle pensioni dovrebbe far aumentare l’importo dell’assegno mensile.
Le nuove aliquote e la fine del regime sperimentale dovrebbero dunque avere ricadute positive per moltissimi percettori di pensione. In base ai dati, il recupero dell’inflazione dovrebbe essere pieno per importi fino a 2.000 euro, ossia quattro volte il minimo. Scenderà progressivamente fino al 75% per importi superiori ai 2.500 euro. Distribuendo le quote, chi percepisce ad esempio una pensione di circa 1.500 euro, ogni mese potrà ricevere circa 25 euro in più nel cedolino INPS.
Si tratta naturalmente di importi calcolati al lordo delle tasse. Il calcolo dipenderà dal metodo di perequazione che il Governo deciderà d adottare, probabilmente il sistema a scaglioni più vantaggioso per molti pensionati.
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