Ecco i consigli da seguire per evitare accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate

Fisco

Per combattere l’evasione fiscale dilagante in Italia l’Agenzia delle Entrate è molto attenta alle operazioni effettuate dai cittadini. Un tempo vigeva una sorta di patto tra cliente e banca, il segreto bancario. Al giorno d’oggi il segreto bancario è storia ed è necessario esserne consapevoli per non commettere errori convinti di agire nell’ombra.

Bisogna immaginare la banca come una casa con le pareti di vetro, nulla rimane segreto. Il Fisco, infatti, può dare il via in ogni momento ad accertamenti fiscali su operazioni non del tutto limpide o sospette.

Ma è possibile evitare questi accertamenti fiscali o, perlomeno, è possibile evitare di allertare l’Agenzia delle Entrate? Ecco i consigli da seguire per evitare accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Ricordarsi di prelevare

Con l’introduzione del Risparmiometro sarà un gioco semplicissimo per l’Agenzia delle Entrate confrontare il reddito dichiarato da un contribuente con i versamenti. E non solo. Anche con le spese che effettua. Per questo motivo è importantissimo ricordarsi di prelevare ogni tanto durante l’anno.

Nel caso in cui nel corso di un lungo periodo non vengano mai effettuati prelievi il Fisco si insospettirà.

“Come può vivere un soggetto che non preleva mai? Sicuramente ha fonti di reddito non dichiarate”, questo sarà il ragionamento messo in atto dagli ispettori.

Fattura o scontrino?

A coloro che hanno una Partita IVA può essere capitato, di tanto in tanto, di farsi rilasciare fattura per poter scalare un oggetto acquistato.

Il Fisco utilizzerà il Redditometro per valutare la compatibilità tra reddito dichiarato e acquisti effettuati. Nel caso si stiano spendendo fondi non dichiarati sarà bene farsi rilasciare soltanto lo scontrino fiscale anonimo.

Versamenti

Bisognerebbe sempre evitare di versare sul conto corrente del denaro di cui non si può giustificare la provenienza anche dopo tempo.

L’Agenzia delle Entrate, infatti, potrà avviare indagini su versamenti sospetti effettuati negli ultimi anni. Le Autorità potranno andare indietro per cinque anni nel caso di operazioni svolte da chi ha presentato la dichiarazione dei redditi.

Nella fattispecie in cui il soggetto non abbia mai presentato la dichiarazione dei redditi, invece, i controlli potranno includere le operazioni effettuate dei sette anni precedenti.

Durante gli accertamenti verranno richieste le giustificazioni dei vari versamenti, bisogna evidenziare due diverse casistiche:

a) nel caso in cui si tratti di regali da parte di familiari non sarà richiesta la giustificazione al di sotto di una certa cifra;

b) nel caso in cui il denaro provenga da amici o da estranei sarà necessario dimostrare di avere emesso fattura o ricevuta. Oppure, ancora, che il denaro sia stato frutto di donazione o risarcimento.

Per altre informazioni sugli accertamenti dell’Agenzia delle Entrate si consiglia la lettura di questo articolo.

Ecco, dunque, suggeriti i consigli da seguire per evitare accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate.

 

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