L’incertezza che , ormai, regna sovrana sulla previdenza italiana, spinge tantissimi lavoratori a cercare a tutti i costi il pensionamento anticipato. La paura che le regole del pensionamento possano cambiare, infatti, spinge il lavoratore ad assicurarsi la pensione il prima possibile. Ovvero prima che le regole per l’accesso possano cambiare e lasciarli, ad esempio, al lavoro per svariati altri anni. Ma ecco i 3 trucchi infallibili per andare in pensione prima che tutti dovrebbero mettere in pratica.
I contributi sono essenziali
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Uno dei requisiti fondamentali per accedere alla pensione anticipata è rappresentato dal numero di anni di contributi versati. Al di là, quindi, di quando si inizia a lavorare è importante che nella propria vita lavorativa non vi siano buchi contributivi. Che ritarderebbero inevitabilmente l’accesso alla pensione.
Se si resta senza lavoro e si percepisce la NASPI, il periodo è coperto da contribuzione e, quindi, valido per la pensione. Ma periodi non coperti dall’indennità di disoccupazione sono scoperti da contribuzione e, quindi, rappresentano un buco. In questo caso il trucco è quello di versare, fin da subito, per il periodo scoperto, contributi volontari. Si avrà così continuità contributiva.
Controllare i propri diritti
Un secondo trucco da non sottovalutare è quello di controllare sempre, anche tramite patronato, se spettano dei contributi figurativi.
Agli uomini, infatti, potrebbero spettare i contributi figurativi per il servizio militare che sono validi sia per il diritto che per la misura della pensione. Alle donne, invece, potrebbe spettare il riconoscimento dei contributi di eventuali maternità fuori rapporto di lavoro. Inoltre anche la maggiorazione contributiva che spetta agli invalidi va richiesta, non è riconosciuta in automatico.
Sono tutti modi per aumentare la propria contribuzione in modo gratuito ed avvicinarsi, in tal modo, alla pensione anticipata.
Ecco i 3 trucchi infallibili per andare in pensione il prima possibile
L’ultimo trucco è quello di tenersi aggiornati. La normativa previdenziale, anche se ferma ad una riforma del 2012, è in continuo mutamento. Ed ogni anno vengono inserite misure di flessibilità che potrebbero consentire il pensionamento anticipato. Ma bisogna tenersi informati ed intervenire, laddove possibile, per colmare eventuali mancanze contributive.
Se, ad esempio, si volesse andare in pensione entro la fine del 2022 con la quota 102 ma mancano dei contributi per raggiungere i 38 anni necessari si potrebbe ricorrere al riscatto. Insomma, il consiglio in questo caso è quello di non lasciarsi scappare un’occasione che è solo temporanea per mancanza di informazione.
Monitorare, quindi, soprattutto nel periodo della Legge di Bilancio quali sono le novità in arrivo. Ed eventualmente consultare un patronato per capire se ci sono possibilità in uscita entro breve. Anche magari ricorrendo al riscatto dei contributi.