Vuoi cucinare un bollito coi fiocchi? Allora devi conoscere i tagli di carne più adatti alla preparazione. Non preoccuparti, perché oltre a risultare teneri in bocca sono anche economici. Ecco quali sono e come li puoi riconoscere.
Durante il periodo invernale ritornano le preparazioni dalle lunghe cotture. Uno dei piatti tipici del Nord Italia e gettonatissimo in Piemonte è il bollito. La ricetta prevede una bollitura lenta e costante, in cui la carne assume un ruolo fondamentale. Ebbene sì, perché sapere qual è il taglio che più si addice è di grande importanza per la perfetta riuscita del piatto. Meno male che la scelta che dovrai compiere non sarà poi tanto ardua. Infatti, sono tre i tagli ideali per preparare un bollito così morbido e gustoso da chiedere immediatamente il bis.
Ecco i 3 tagli di carne migliori da chiedere al macellaio
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Se il menù della settimana prevede un buon bollito fatto in casa, potrai affidarti alla carne più buona. Di solito si utilizza quella di manzo, i cui tagli sono molteplici e differenti. Tuttavia, uno dei più consigliati è la punta di petto. È un pezzo piuttosto grasso che si compone dei muscoli pettorali dell’animale. Si suddivide generalmente in due sezioni: quella anteriore si chiama fiocco, mentre la posteriore è la punta vera e propria. Prima di metterla in pentola dovresti servirti di un coltello per togliere lo strato di pelle più esterna.
Adatto quanto la punta è il reale. Si tratta dei muscoli sulle prime cinque vertebre anteriori del dorso del bovino. Si compone in misura simile di carne, osso e parti grasse. I tagli di alta qualità si presentano teneri al tatto. Fai attenzione, però, che non siano troppo molli; in tal caso potrebbero aver subito una frollatura eccessiva.
L’ultimo taglio ideale per il tuo bollito è il biancostato, la parte situata tra i muscoli della schiena e le costole. Presenta diverse ossa e cartilagini e lo puoi riconoscere per la forma appiattita. Se non ti piace il grasso elimina quello superficiale, poi lega la carne prima di cuocerla. Ecco i 3 tagli di carne migliori per un bollito di qualità, con un occhio al portafogli.
Perché il bollito viene duro e come fare per evitarlo
Anche con la carne giusta, può capitare che il bollito si indurisca durante la cottura. Il motivo per cui succede puoi riscontrarlo nei modi e nelle tempistiche che adotti. Infatti, questo piatto richiede una buona dose di pazienza perché deve cuocere a fuoco molto lento e con un bollore appena accennato. In caso contrario, la carne potrebbe sfilacciarsi e diventare troppo dura.
L’altro punto in questione riguarda il momento in cui quest’ultima si mette in pentola. Immergila nell’acqua solo a bollitura iniziata e mai prima. Dopodiché regola al minimo la fiamma e copri con un coperchio. Se a fine pasto dovesse avanzarti del bollito rimettilo subito nel brodo di cottura, per evitare che si secchi. Volendo, puoi anche riutilizzarlo in altri modi davvero golosi.