Non è comune sapere che per ogni tipo di formaggio esistono delle regole. Uno degli aspetti fondamentali riguarda la conservazione. Purtroppo siamo abituati ad usare la carta plastificata del salumiere o peggio. Poi, c’è la temperatura alla quale deve essere servito e così via. Insomma, un esperto di formaggio conosce tutti questi particolari importanti per garantire la conservazione di questi prodotti.
Normalmente, quando si acquista un caprino o un formaggio stagionato di mucca, il trattamento è per tutti uguale. In questo articolo si svelano tutti i segreti su come consumare questi speciali prodotti. Ecco i 3 errori che molti fanno spesso nella conservazione dei formaggi e che si dovrebbero assolutamente evitare per non avere problemi di salute.
L’Italia e i suoi formaggi e come conservarli
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Il nostro Paese è uno dei più ricchi produttori di formaggio al mondo. Le varietà di prodotti caseari sono tantissime e diverse da regione a regione. La selezione, infatti, viene fatta tra prodotti di eccezionale qualità, spesso inseriti tra i D.O.P o I.G.P.
Esempi di eccellenze tutte italiane sono la burrata, il castelmagno, fontina, il grana padano, taleggio, ragusano etc. Eppure, quando acquistiamo uno di questi prodotti, spesso ci limitiamo a metterli nel frigorifero. Questo fa perdere loro il gusto, l’aroma e spesso mette in pericolo la nostra salute. La conservazione è fondamentale per non rovinare un formaggio qualsiasi, a maggior ragione se di qualità eccelsa.
Ecco i 3 errori che molti fanno spesso nella conservazione dei formaggi e che si dovrebbero assolutamente evitare per non avere problemi di salute
Il primo errore che solitamente si fa, come si accennava, consiste nel riporre il formaggio in frigorifero. Ma peggio è che questo si trova avvolto nella pellicola trasparente o in quella carta plastificata del supermercato o della bottega. Entrambe, infatti, non permettono al formaggio di respirare.
È qui che si manifesta il pericolo per noi: un formaggio che non respira è soggetto al proliferare di batteri indesiderati. Possiamo accorgerci che il formaggio non è conservato al meglio quando inizia a trasudare olio. Oltretutto, la conservazione in plastica contamina il sapore del cibo, specialmente se a contatto per lungo tempo.
E se si forma la muffa?
La presenza di muffe può essere normale su alcune varietà di formaggio. Su altri, invece, si rischia di intossicarsi. Con ricotta o formaggi freschi, la presenza di muffa ci fa correre dei rischi. Il consiglio è di buttare tutto. Per quanto riguarda la conservazione, sbagliamo nel posizionarlo nella parte più fredda del frigorifero. Infatti, i formaggi solitamente si dovrebbero conservare a temperatura ambiente nelle loro forme.
Quindi, in inverno, possiamo lasciarli in appositi contenitori per formaggi in un cassetto. Mentre, in estate, riponiamo il formaggio nella parte meno fredda del frigo.
Prima di servirlo, ricordiamoci sempre di riportarlo a temperatura ambiente. Sennò, avremo perso le sue proprietà e il sapore.