In passato si era convinti che l’intelligenza fosse predeterminata dalla nascita. E che quindi non cambiasse con il passare degli anni. Recenti studi scientifici hanno però dimostrato che il nostro quoziente intellettivo può aumentare o diminuire nel corso della vita.
Alla base di questi cambiamenti potrebbero esserci delle abitudini ben analizzate in ambito accademico. Allora, ecco gli straordinari trucchi per diventare più intelligenti anche in tarda età spiegati dagli esperti.
La maledizione dell’intelligenza
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Moltissimi si sono cimentati nel corso della propria vita nel test del quoziente intellettivo (QI). La risposta di tale test poteva apparire come una benedizione o una maledizione. A seconda dei risultati conseguiti.
Infatti, si pensava che l’intelligenza fosse innata e per questo immutabile. Una persona poco intelligente lo sarebbe rimasta per tutta la vita. E viceversa.
Ricerche scientifiche condotte dalla University College of London sembrano, tuttavia, smentire tale concezione. Infatti, sembra possibile che il quoziente intellettivo possa cambiare nel corso della vita. Inoltre, sembra esistano delle abitudini che aiutano il cervello a rimanere in forma nel corso del tempo.
Ecco gli straordinari trucchi per diventare più intelligenti anche in tarda età spiegati dagli esperti
Esistono tantissime modalità per poter tenere in allenamento il proprio cervello. Ad esempio, giocare ai videogames, che sembrerebbe possa aumentare la capacità di fare più cose insieme.
Allo stesso modo, mettersi a confronto con punti di vista profondamente differenti dal proprio potrebbe avere un effetto positivo sull’intelligenza.
Ma se si vuol andare proprio sul sicuro, esistono due abitudini alla portata di tutti che sembrano impattare positivamente sul quoziente intellettivo. Un’attività motoria moderata, ad esempio camminare per almeno mezz’ora al giorno, sembra possa aiutarci ad apprendere nuove informazioni più velocemente.
La seconda abitudine alla portata di tutti è quella del sonnellino. Una ricerca dell’Università di Berkeley sembrerebbe aver dimostrato, infatti, attraverso un esperimento, come un riposino pomeridiano permetta di assimilare meglio le informazioni studiate.
Queste due abitudini, assieme a tante altre che approfondiremo in prossimi articoli, sembrano dunque essere di aiuto nel mantenimento di un buon tasso di intelligenza.