Il segnale sembra univoco, e i mercati azionari internazionali hanno probabilmente scelto la strada del ribasso. Dopo il forte ralzo in corso dal 19 dicembre circa, era normale che si desse spazio a un movimento fisiologico di ritracciamento. E questo è iniziato proprio a ridosso del setup mensile del 17 febbraio. Ecco fin dove ora Wall Street potrebbe scendere.
La strada e la tendenza dei grafici si presenta ribassista
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Procediamo per gradi e analizziamo cosa potrebbe accadere nei prossimi giorni.
La seduta di contrattazione di Wall Street del 24 febbraio si è chiusa in ribasso e ai seguenti prezzi:
Dow Jones
32.816,93
Nasdaq C.
11.394,94
S&P500
3.970,04.
Frattanto il dollaro torna a rafforzarsi contro l’euro. Infatti secondo alcuni dati economici predittivi, nei prossimi mesi la FED potrebbe continuare ad alzare i tassi di interesse. E questo potrebbe rimettere in gioco l’ipotesi caldeggiata da molti, che alle porte ci possa essere una severa recessione economica. Ci teniamo a precisare che, in base ai nostri calcoli statistici, al momento questa è un’ipotesi ritenuta minore. Infatti, diamo probabilità maggiori per uno scenario “di atterraggio morbido dell’economia“.
Ecco fin dove ora Wall Street potrebbe scendere: i livelli di obiettivo ed inversione
La chiusura di contrattazione del 24 febbraio ha confermato che lo scenario più attendibile è quello che ora prevede un’ulteriore discesa dei prezzi verso i seguenti obiettivi:
Dow Jones
32.000 e poi 30.599
Nasdaq C.
11.000 e poi 10.440
S&P 500
3.715 e poi 3.330.
Cosa potrebbe invece far ripartire i prezzi al rialzo? Chiusure di sedute odierne superiori a
Dow Jones
33.700
Nasdaq C.
11.685
S&P 500
4.054,5.
Se qualcosa non cambierà si proiettano quindi discese fino al setup annuale del 6 marzo, se non proprio fino al 6/7 aprile. Poche probabilità che il massimo annuale sia stato segnato. Il nostro percorso campione annuale proietta questo evento intorno al 30 novembre.
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