Ecco dove si trova questo bosco sacro, perfetto per i bambini e ottimo per una passeggiata incantevole tra alberi e statue suggestive 

bosco

L’ingresso in questo luogo fatato e carico di mistero è un’esperienza che difficilmente bambini e adulti dimenticano. Inoltrandosi tra arbusti e querce secolari, la meraviglia non tarderà a cogliere coloro che, da subito, si imbatteranno in statue enigmatiche e monumentali.

Si tratta di un’alternativa a misura di famiglia, nel caso non fosse possibile spostarsi verso l’estero, dove si trova un magico castello che fuoriesce dal ventre di una montagna. 

A pochi chilometri da Roma, nella località di Bomarzo in provincia di Viterbo, c’è un gioiello poco conosciuto, ma perfetto per una gita domenicale fuori porta. Un unicorno impennato, a margine del sentiero, saluta gli avventori nella sua magnificenza.

Seguendo il sentiero il senso di stupore non potrà che aumentare, alla vista di fantasiosi e surreali monumenti scolpiti nel tufo. Volti enormi, dalle bocche spalancate come grotte, torri fiabesche costruite in pendenza, templi con iscrizioni arcane.

Ecco dove si trova questo bosco sacro, che nelle intenzioni del suo illustre committente doveva rappresentare una sorta di cammino alchemico tra simbologia e suggestione.

Anche perché, la cosa veramente affascinante, è che con questi enormi monoliti delle fogge più disparate si può anche interagire.

In alcuni è possibile entrare, come ad esempio nel tempio o nella piramide. Quale occasione migliore per una passeggiata al fresco, accarezzati dalle ombre delle fronte che si proiettano sui volti? La cosa affascinante è che con queste enormi figure di roccia è possibile giocare e imbastire dei servizi fotografici che rappresenteranno uno dei ricordi più belli.

Inoltrarsi nel bosco sacro di Bomarzo, sarà come entrare in una fiaba arcana e popolata da creature mitologiche.

Ecco dove si trova questo bosco sacro, perfetto per i bambini e ottimo per una passeggiata incantevole tra alberi e statue suggestive

Un’enorme tartaruga che reca sul dorso la statua di Nike, dea della vittoria, riporterà la memoria a vecchi libri e pellicole i cui protagonisti erano fuoriusciti da una fantasia fervida.

Denominato anche villa delle meraviglie o parco dei mostri, la visita in questo parco fatato sarà un ricordo indelebile per i fortunati bambini che lo vedranno. Sarà un’esperienza sognante ed ebbra di stupore.

Le gigantesche sculture e la progettazione sono opera del celebre Pirro Ligorio, che portò a termine i lavori della basilica di San Pietro a Roma, dopo il decesso di Michelangelo Buonarroti.

Lo realizzò su commissione del conte Orsini, che lo volle per lenire il dolore del lutto per la morte della sua beneamata moglie Giulia Farnese. L’opera fu conclusa nel 1585.

L’ingresso non è economico, ma questo è comprensibile: il biglietto d’entrata è un contributo alla complessa manutenzione del parco. Sia per quanto riguarda la vegetazione lussureggiante, che va tenuta a bada, sia per la delicatezza del tufo in cui sono state scolpite le statue. È però possibile ottenere sconti comitiva. L’ingresso è gratuito per i ragazzi disabili.

Per raggiungerlo si può prendere l’autostrada del Sole A1, utilizzando le uscite di Orte da sud e Attigliano, sia da nord che da sud. Dopo sarà sufficiente seguire la precisa segnaletica locale, che conduce al bosco sacro. Il parco è aperto tutti i giorni, dal mattino al tramonto, con orario continuato.

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