Esce oggi l’ultima fatica cinematografica di Nanni Moretti, uno dei registi italiani più discussi, per la sua fede politica e i suoi film molto corrosivi. “Il sol dell’avvenire”, che rappresenterà l’Italia al prestigioso Festival di Cannes a maggio, probabilmente non sarà da meno. Una pellicola autoreferenziale ambientata nel 1956, all’indomani dell’invasione sovietica in Ungheria. Di Moretti si sa più o meno tutto, quello che magari non molti conoscono è il suo luogo di nascita. Andiamo a scoprirlo insieme.
Accento inconfondibile, sfondo di gran parte dei suoi film, luogo in cui ha vissuto quasi dalla nascita. Nanni Moretti è romano e su questo ci sono pochissimi dubbi. Tuttavia, non è nato a Roma. Anzi, la città in cui è venuto alla luce è proprio l’esatto contrario della Capitale. Piccola, circa 17mila abitanti, tra le montagne, a pochi chilometri dal confine austriaco, ricca di verde e povera di inquinamento. Stiamo parlando di Brunico.
Eh sì, proprio così. Nanni Moretti vi nacque il 19 agosto del 1953, perché i suoi genitori si trovavano lì in vacanza. Certo, tutta la sua infanzia si è poi sviluppata a Roma, ma all’anagrafe è stato registrato in Trentino. Una curiosità che in pochi conoscono, ma che ci permette di introdurre questa splendida località, situata a più di 800 metri sul livello del mare.
Cosa vedere a Brunico
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Comune principale della Val Pusteria, con le Dolomiti a fargli da cornice. Il posto ideale per una vacanza invernale, per poi approfittare delle splendide piste da sci che si trovano vicine. Ma una città da visitare anche in primavera. Ricca di verde e di bellezze storiche e paesaggistiche. A partire dal centro storico, in stile medioevale. I suoi vicoli e le sue piazze, ricche di botteghe alimentari e artigianali. Le case colorate e affrescate regalano un’atmosfera molto particolare, tipica del Tirolo.
Il monumento religioso più importante è, senza dubbio, la Chiesa di Santa Maria Assunta, in stile neoromanico, con un giallo intenso a dominare l’intera vallata e due imponenti campanili a far compagnia a una facciata piuttosto severa. Quindi, da visitare anche la piccola Chiesa di Santa Caterina, con la sua caratteristica torre campanaria e il convento delle Orsoline, vicino a una delle quattro porte d’accesso della città.
Ecco dove andare in montagna in primavera, nella capitale della Val Pusteria
Il monumento civile più importante, invece, è il castello che sovrasta Brunico sulla collina di Kuhbergl, fatto costruire nel 1251 dal vescovo di Bressanone. Oggi è sede del Museo di Reinhold Messner ed è una meta particolarmente apprezzata dagli amanti della montagna.
Dal punto di vista naturale, invece, oltre che dalle Dolomiti, Brunico è circondata da 3 parchi, il Fanes – Sennes – Braies, il Puez – Odle e il Vedrette. Tuttavia, l’emblema del territorio e di tutta la valle è rappresentato dalle piramidi di Plata, poco fuori dalla città. Sono delle sculture naturali formate da terra e argilla, modellate dall’erosione del tempo. Uno spettacolo davvero unico. Ecco dove andare in montagna in primavera, quindi, a Brunico, in Trentino, il luogo dove nacque Nanni Moretti 70 anni fa.