Ecco dopo quanto tempo si vedono i risultati della camminata veloce e quanto si dimagrisce camminando 30 minuti o 1 ora al giorno

camminata

Camminare è il primo e più naturale gesto motorio di ogni uomo, ma spesso si preferisce ricorrere ad altri mezzi di locomozione. I ritmi frenetici di lavoro e gli impegni quotidiani impongono a molti di noi di spostarsi velocemente da un luogo all’altro. Si usano pertanto auto, moto e mezzi pubblici per arrivare prima a destinazione, ma si farebbe meglio a percorrere lunghi tratti a piedi. Chi ha la sana abitudine di dedicare del tempo alla camminata già conosce i benefici fisici e spirituali di questa semplice pratica sportiva.

Chi invece solo da poco tempo si concede questa rigenerante pausa dalla corsa e dagli affanni quotidiani potrebbe trovare faticoso muoversi a piedi. Tuttavia consigliamo di non abbandonare la strada e di perseverare con l’allenamento perché gli effetti benefici non tarderanno a venire.

Infatti ecco dopo quanto tempo si vedono i risultati della camminata veloce e quanto si dimagrisce camminando 30 minuti o 1 ora al giorno. E anche chi non ha bisogno di perdere peso non deve sottovalutare l’importanza di muoversi e stare in piedi piuttosto che in poltrona.

Anche chi soffre di ipertensione, di ipercolesterolemia e soprattutto di diabete deve necessariamente trovare il tempo da destinare alla camminata. Del resto “È incredibile in quanto tempo si può abbassare il colesterolo cattivo e quanto bisogna camminare per far diminuire i valori senza farmaci”.

Ecco dopo quanto tempo si vedono i risultati della camminata veloce e quanto si dimagrisce camminando 30 minuti o 1 ora al giorno

Per avere un’idea di quanti chili si perdono occorre sapere “Quante calorie si bruciano in 30 minuti di camminata e quante dopo 6 km?”. Il dispendio energetico della camminata varia anche a seconda della velocità di marcia e dall’eventuale presenza di salite. In linea di massima chi supera la mezz’ora di camminata  può arrivare a perdere il 10% del peso corporeo in 6 mesi di pratica costante.

Ciò tuttavia nella misura in cui allo sforzo fisico si abbina un regime alimentare sano e bilanciato. Chi invece passa da uno stile di vita sedentario alla pratica della camminata vedrà il proprio corpo adattarsi ai cambiamenti che subentrano con gli allenamenti. Mentre bastano pochi minuti perché i neuroni trasmettano gli impulsi a muscoli e cervello, occorre più tempo al sistema cardiovascolare. Durante le prime uscite il battito cardiaco sarà ancora alto ma dopo qualche giorno o alcune settimane, si potranno registrare segnali di bradicardia. Bisognerà invece attendere qualche mese prima che le articolazioni, come anche tendini e legamenti, si adattino al nuovo movimento e all’intensità degli impulsi.

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