Una dieta varia ed equilibrata ci permette di introdurre tanti elementi utili al nostro organismo. Ogni giorno abbiamo bisogno di cibi che ci forniscono energia, proteine, vitamine e sali minerali, non dimenticando il ruolo dell’acqua. In particolare, frutti e verdura di stagione, da agricoltura controllata e possibilmente biologica, apportano elementi preziosi. Tra gli ortaggi reperibili tutto l’anno si consumano spesso le carote. Cucinate in tanti modi, bollite, fritte o al forno, sono appetitose e incontrano i gusti di tutti. Purtroppo, come per ogni alimento, il consumo eccessivo di carote, oppure non sufficiente, potrebbe portare delle conseguenze.
Ecco cosa succede se mangiamo troppe carote oppure poche e quante ne possiamo assumere al giorno
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Carote, albicocche, zucche, pomodori e peperoni, ma anche verdure come spinaci e cavoli hanno in comune qualcosa, i carotenoidi, pigmenti vegetali dal colore rosso-arancione. Ce ne sono diversi, tra cui il betacarotene, il licopene e la luteina. Alcuni sono precursori della vitamina A e altri fungono da antiossidanti, contrastando i radicali liberi proteggendo le cellule da eventuali danni.
Se, però, si mangiano troppi cibi contenenti carotenoidi e, quindi, anche troppe carote al giorno, potrebbe verificarsi la carotenosi o carotenemia. Questa particolare condizione si manifesta con una colorazione giallo-arancione della pelle, soprattutto dei palmi delle mani e sotto ai piedi. Per fortuna non si tratta di una malattia e la carotenosi scompare gradualmente se si riduce il consumo di carote e di altri alimenti contenenti carotenoidi. Meglio non eliminare del tutto questi cibi poiché apportano elementi utili al corpo.
Le conseguenze di una dieta con poche carote e pochi alimenti ricchi di carotenoidi
Come accade con ogni alimento, anche con l’acqua, l’eccesso o il difetto provocano conseguenze. Abbiamo visto cosa accade mangiando troppi cibi con carotenoidi, ma la loro carenza potrebbe far verificare condizioni allarmanti. Infatti, potremmo essere maggiormente esposti a malattie infiammatorie come l’artrite reumatoide, oppure a danni ai tessuti epiteliali del polmone, dell’apparato gastrointestinale e altri organi.
Inoltre, essendo precursori della vitamina A, l’assenza o un diminuito apporto di carotenoidi potrebbero causare anche problemi alla vista e alla pelle. Gli esperti, quindi, raccomandano una dieta varia e l’assunzione di porzioni ottimali di ogni alimento. Per quanto riguarda le carote, la dose giornaliera consigliata è di circa 200 g. I carotenoidi contenuti in esse e in altri ortaggi e verdure vengono ben assimilati in presenza di un grasso, anche di un semplice olio extravergine d’oliva.
Ecco cosa succede se mangiamo troppe carote, oppure poche, e quante ne possiamo assumere al giorno per evitare spiacevoli conseguenze e ottenere benefici.