Si sa come i rapporti tra vicini possano essere molto complicati. Tanto che moltissimi litigi che, poi, finiscono in tribunale riguardano proprio i rapporti di vicinato. Per quanto possibile, si deve cercare di evitare il ricorso alla giustizia pubblica e tentare di risolvere le questioni tra vicini amichevolmente. Infatti, un processo significa tempo perso, spese ingenti e mancanza di sicurezza di avere ragione. Dunque, è l’ultima strada da intraprendere; prima di arrivare in giudizio è consigliabile provare altri canali.
Ad ogni modo, una delle questioni su cui più spesso si litiga tra vicini riguarda le immissioni. Possiamo definire le immissioni come le esalazioni di fumo o calore, il rumore e altri tipi di propagazione che vanno da un fondo ad un altro vicino. L’articolo 844 del codice civile si occupa proprio delle immissioni. Prevede che il proprietario del fondo non può impedire le immissioni, di fumo o calore oppure i rumori e altre propagazioni, quando non superano la normale tollerabilità.
La normale tollerabilità
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Secondo il codice civile esiste, dunque, un limite, cioè la normale tollerabilità, di immissioni inevitabili di cui i vicini non possono lamentarsi. Infatti, è naturale che la vita in città imponga di sopportare propagazioni anche fastidiose, che comunque devono tenersi sotto una certa soglia. La domanda che molti si fanno è che cosa succeda se le immissioni superano la soglia della normale tollerabilità e quale sia questa soglia.
A questo proposito è interessante la sentenza della Cassazione 28671 del 2017. I giudici, in questa sentenza, hanno affrontato il tema delle immissioni, in particolare di rumore di condizionatori. Ecco cosa si rischia per condizionatori che fanno troppo rumore. I giudici hanno spiegato che, riguardo il rumore, esistono delle soglie di normalità, e quindi di tollerabilità, rilevate dall’ARPA. Quando i condizionatori sono particolarmente rumorosi, soprattutto quelli di grandi strutture come ad esempio un albergo, si rischiano problemi legali.
Ecco cosa si rischia per condizionatori troppo rumorosi
Infatti, se si superano le soglie previste dall’ARPA, si rischia progressivamente un illecito amministrativo e poi addirittura il reato. L’illecito amministrativo è previsto dalla Legge 447 del 1995 sull’inquinamento acustico. Mentre il reato dall’articolo 659 del codice penale, rubricato disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone. Se si rientra nel reato oppure nell’illecito amministrativo dipende dalla misura in cui si superino queste soglie. Se i condizionatori fanno molto rumore si rischia di rientrare nel penale. L’articolo 659 prevede fino a 3 mesi di arresto o una multa di 309 euro per questo reato. Dunque, attenzione al rumore dei condizionatori perché si rischia più di quello che si possa pensare.
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