La Legge 104 tutela le persone che hanno delle minorazioni fisiche e mentali che limitano la vita sociale. Riconosce, quindi, l’handicap e prevede dei benefici sia a livello lavorativo che fiscale. Le agevolazioni non sono rivolte solo ai diversamente abili, ma anche ai familiari che si dedicano alla loro cura e assistenza. Come nel caso di questa tipologia di pensionamento che permette di anticipare di 4 anni rispetto a quello di vecchiaia.
Per i caregiver familiari, in ogni caso, la Legge 151 del 2001 prevede la possibilità di avere un congedo straordinario retribuito. Nella maggior parte dei casi è richiesta la residenza con il disabile per ottenerlo, cambio che in questi casi, invece, non è richiesto. Ma ecco cosa si può fare mentre si assiste il familiare con il congedo straordinario retribuito senza abusare dell’istituto e rischiare il licenziamento.
Congedo Legge 104, attenzione agli abusi
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Sicuramente riuscire ad assistere un parente disabile per 2 anni senza dover pensare al lavoro e ricevendo in cambio un’indennità, è un grosso beneficio. Ma la fruizione di questa agevolazione in molti casi genera ansia e preoccupazione non sapendo cosa permette di fare. Si può uscire di casa senza il disabile? Ancora, si può andare a fare una passeggiata? Si può fare una visita medica?
Il rischio di licenziamento in caso di abuso del beneficio, infatti, rende timorosi i caregiver che, alla fine, vivono come reclusi insieme al disabile. Senza mai uscire di casa per paura di infrangere qualche Legge. O per paura che il datore di lavoro possa ritenere che stanno approfittando del congedo.
Se il dipendente, infatti, abusa dei permessi Legge 104 o del congedo straordinario, può essere licenziato. Questo perché infrange la fiducia che il datore di lavoro aveva nei suoi confronti e questo impedisce la prosecuzione del rapporto di lavoro. Ma non solo: il rischio anche quello di dover fronteggiare un procedimento penale per percezione indebita. O di truffa a danni dello Stato. Ed in questo caso si sarà chiamati a restituire le somme percepite a titolo di indennità e a vedersi elevare anche sanzioni pecuniarie.
Cosa si può fare mentre si assiste un invalido con Legge 104 senza rischiare il licenziamento e pesantissime sanzioni
Ovviamente il caregiver, pur dedicandosi a tempo pieno al familiare disabile, ha diritto anche alla sua vita. Se si assiste un disabile con il congedo non si è costretti a stare 24 ore su 24 accanto a lui. La cosa fondamentale è la sua assistenza e che sia sempre garantita. Se si deve effettuare visite mediche, fare la spesa, ovviamente, si può uscire di casa senza il disabile. Ci si può anche concedere una passeggiata rigenerante e si può addirittura richiedere l’aiuto di una terza persona (ad esempio una badante) per i compiti più pesanti.
Il lavoratore, quindi, si può prendere del tempo per il proprio riposo personale. Ovviamente non potrà essere utilizzato il congedo, neanche in parte, per andare in vacanza senza il disabile. Non esiste una lista delle cose consentite e di quelle vietate. La normativa in tal senso è molto vaga. Ma sicuramente basta usare il buon senso e mettere il benessere del disabile sempre al primo posto.
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