In questi ultimi anni nel nostro Paese si è assistito ad una sempre più dura lotta al contante, limitandone l’utilizzo e favorendo le transazioni tracciabili. Sono state anche previste sanzioni per i commercianti che rifiutano tali transazioni. Ma se l’anno scorso molti italiani si preparavano a limitare l’utilizzo del contante a 1.000 euro rimasto poi inalterato, nel 2023 arriva un totale stravolgimento. In particolare l’ulteriore stretta all’utilizzo del contante era attesa per il 2023, portandolo a 1.000 euro.
Ma la Legge di conversione del Decreto Milleproroghe aveva fissato a 2.000 euro anche per il 2022 il tetto massimo per i pagamenti in contanti. Mentre dal 1° gennaio si prevedeva un abbattimento della soglia fino a 1.000 euro. Conseguentemente dal 2023 gli acquisti non avrebbero dovuto superare 999,99 euro. Ebbene il nuovo Governo ha totalmente stravolto tale prospettiva. Infatti nel 2023 aumenta, e non di poco, il limite al suo utilizzo. Con il comunicato stampa n. 4 del 10 novembre 2022, il Consiglio dei Ministri ha comunicato le principali misure adottate con il Decreto Aiuti quater. Tra queste spicca la misura inerente all’utilizzo dei contanti. Il Governo Meloni ha infatti innalzato il tetto massimo, portandolo da 1.000 euro a 5.000 euro.
Ecco cosa potremmo comprare in contanti con il nuovo anno ma rimarranno i controlli del Fisco
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Da gennaio pertanto per il contante comincerà davvero una vita nuova, si potranno compiere acquisti fino a 5.000 euro in contanti senza rischiare sanzioni. Si potranno effettuare innumerevoli acquisti senza preoccuparsi delle sanzioni in precedenza previste da 2.000 euro fino ad un massimo di 50.000 euro. Ecco cosa potremmo comprare in contanti: un’auto usata fino a 5.000 euro, beni di lusso come borse, scarpe, orologi. Si potranno inoltre pagare pacchetti viaggio verso mete importanti e tanto altro ancora fino a 5.000 euro. Insomma se fino al 31 dicembre bisognerà ancora contenersi per evitare sanzioni, da gennaio tutto cambia. Chi si era abituato contro la propria volontà ad utilizzare le carte di credito o debito potrà ritornare al pagamento in contante. Tuttavia ciò non significa che l’occhio del Fisco rimarrà indifferente, in quanto se pur aumenta l’utilizzo di moneta e banconote rimangono i divieti sull’evasione fiscale.
Occhio ai controlli dell’Agenzia delle Entrate
Nonostante l’aumento del tetto dei contanti nel 2023, è chiaro che non si fermeranno i controlli dell’Agenzia delle Entrate che potranno sempre effettuare degli accertamenti. Si pensi infatti allo strumento del “Redditometro” che consente all’amministrazione finanziaria di ricostruire il reddito di una persona fisica. In particolare partendo dalle spese sostenute o da elementi certi, indicativi di una determinata capacità di reddito, come il possesso di beni di lusso. Pertanto il contribuente, pur potendo effettuare in contanti acquisti importanti, continuerà a rimanere sotto l’occhio del Fisco che in qualunque momento potrà avviare un accertamento. A quel punto non resterà che dimostrare la provenienza del denaro.