Ecco cosa potrebbe cambiare in Italia a settembre e quali sono le regioni a rischio

Italia

È ormai da Gennaio 2020 che l’Italia si è trovata a combatte contro la pandemia. Dopo la seconda ondata di contagi registrati a Settembre 2020, l’Italia si prepara a far fronte all’autunno 2021.

I contagi tornano ad aumentare nelle ultime settimane e gli ultimi dati registrati in data 26 agosto 2021 contano più di 7.000 nuovi contagi. Il tasso di letalità ad oggi, purtroppo, coinvolge ancora maggiormente le fasce di età comprese tra i 60 e i 90 anni.

I tamponi effettuati nelle ultime ore superano i 220.000, ma questi sono numeri allarmanti e continuamente in crescita. Il Paese infatti deve prepararsi all’eventualità di un nuovo incremento di casi ed evitare una nuova ondata, facendo tempestivamente fronte al pericolo.

Ecco cosa potrebbe cambiare in Italia a settembre e quali sono le regioni a rischio

Nelle ultime ore preoccupano maggiormente i dati registrati nelle città di Cagliari ed Enna. La Sicilia resta al primo posto per casi ricoverati in terapia intensiva, secondo i dati aggiornati al 26 agosto, con ben 104 nuovi ricoveri. A seguire troviamo Lazio, Emilia Romagna e Toscana, che ad oggi sono le regioni interessate maggiormente per i nuovi ricoveri in terapia intensiva.

L’Italia attualmente è tra i Paesi dell’Unione Europea più a rischio per numero di contagi e di casi. Ma non solo, sono 7 in Italia le regioni che destano maggiori preoccupazioni , ecco quindi cosa potrebbe cambiare in Italia a settembre e quali sono le regioni a rischio.

Zona gialla

Nelle ultime ore si è parlato di un ritorno delle zone di rischio, in particolare della zona gialla. Attualmente, per numero di casi, sono sotto il mirino queste sette regioni: Sicilia, Sardegna, Calabria, Campania, Basilicata, Marche e Toscana.

Dal 30 agosto Calabria e Sardegna potrebbero dunque tornare alla zona gialla, la Sicilia, invece, ha già raggiunto le percentuali da zona di rischio. Se così fosse, da settembre tornerebbero tutte le norme da seguire indicate secondo la fascia di rischio. È da attenzionare la data del 30 agosto per avere nuovi aggiornamenti sui provvedimenti regionali.

Tornerebbe, dunque, l’obbligo delle mascherine all’aperto nelle regioni indicate con zona gialla. Per quanto riguarda gli spostamenti, non c’è alcuna limitazione imposta dalla legge, quindi continuerebbe ad essere possibile spostarsi all’interno e all’esterno della regione. Per bar e ristoranti, invece, tornerebbe il servizio negli spazi interni solo fino alle 18, accessibili solo con il Green Pass. Invariato il servizio all’aperto nei locali.

Nel caso del Green Pass, la certificazione sarà valida a partire dal quindicesimo giorno dopo la somministrazione della prima dose. Sarà necessario esibire la documentazione per accedere ai servizi interni di bar, locali, ristoranti, piscine, palestre, eventi, sale da gioco, centri scommesse e concorsi.

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