Ecco cosa fare se si viene punti da un’ape o da una vespa

vespa, vespe

Durante le belle giornate estive, molti di noi amano fare delle lunghe passeggiate a contatto con la natura. Questo però comporta la possibilità di imbattersi in fastidiosi insetti, tra cui api e vespe. Questi insetti, se non disturbati, pungono raramente. È sempre possibile però incappare involontariamente in sciami o nidi di insetti ed essere punti.  Per quanto riguarda api e vespe, solo le femmine possono pungere. Il pungiglione, infatti, è un apparato di deposito delle uova modificato. Quando si viene punti, i pungiglioni rilasciano un veleno (la melittina) che provoca dolore. Ecco cosa fare se si viene punti da un’ape o da una vespa durante un’escursione estiva.

Il veleno di api e vespe

Il veleno di api e vespe contiene numerose sostanze, tra cui istamina, dopamina, norepinefrina e serotonina. La melittina stimola le terminazioni nervose dei recettori della pelle ed è causa del dolore dopo la puntura. L’apamina, un peptide, è la principale neurotossina nelle api. È permeabile alla barriera emato-encefalica e quindi ha effetti diretti sul sistema nervoso centrale e periferico. I peptidi correlati alla bradichinina possono bloccare la comunicazione tra neuroni e possono indurre la contrazione della muscolatura liscia nei mammiferi.

Alcuni suggerimenti per non essere punti

Api e vespe possono essere attratte o reagire agli odori nell’ambiente. È meglio non usare profumo, acqua di colonia o saponi profumati durante le escursioni fuori porta. Evitare di indossare abiti dai colori vivaci che attraggono gli insetti. Anche quando si nuota nelle piscine, bisogna fare attenzione alle api o alle vespe intrappolate sulla superficie dell’acqua, per non essere punti.

Ecco cosa fare se si viene punti da un’ape o da una vespa

Quando si viene punti da una vespa, il corpo risponde alle punture liberando fluido dal sangue per eliminare i componenti del veleno dall’area. Ciò provoca arrossamento e gonfiore nel sito della puntura. Se questa non è la prima volta che la persona viene punta da quella specie di insetto, è probabile che il sistema immunitario riconosca il veleno e migliori la procedura di eliminazione. Questo può portare a un gonfiore molto evidente intorno al sito della puntura o in un’intera parte del corpo.

Portare con sé degli antistaminici orali o topici può prevenire o ridurre il prurito e il gonfiore. Cercare di non strofinare o graffiare il sito della puntura, perché i microbi dalla superficie della pelle potrebbero essere introdotti nella ferita, causando un’infezione. Rimuovere rapidamente il pungiglione dell’insetto consente di evitare infiammazioni più estese. Solo una parte molto limitata della popolazione, da una a due persone su 1.000, è allergica o ipersensibile alle punture di api o vespe. Reazioni potenzialmente letali come shock anafilattico, vertigini, perdita di coscienza, difficoltà respiratorie e blocco della laringe richiedono cure mediche immediate.

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