Con l’arrivo della stagione fredda, sono tanti i viaggi da poter organizzare e gli sport da praticare.
Sono, infatti, sempre più numerosi gli appassionati di sci e di trekking in altitudine. A dire il vero, c’è anche chi va oltre le quote delle nostre bellissime Alpi, scalando all’estero cime ben più alte delle nostre.
Ma a parte i casi estremi, oggi ci soffermeremo su chi ama sciare o scalare le montagne del nostro bel Paese. Anche perché se si opta per questi tipi di attività, è bene conoscere gli inconvenienti cui si potrebbe andare incontro.
Neve, freddo e altitudine sono elementi che bisogna conoscere bene prima di decidere di avventurarsi in una escursione, una scalata o una sciata.
Ecco cosa è importante sapere prima di organizzare un viaggio in montagna
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In linea di massima possiamo dire che un individuo sano potrebbe tranquillamente spingersi in cima senza avere alcun tipo di problema. Ma sarebbe sempre preferibile un controllo medico per accertarsi del proprio stato di salute, prima di decidere di andare in alta quota.
Soprattutto poi, se si tratta di soggetti che soffrono di alcune patologie, perché questi potrebbero andare incontro a problemi seri.
L’alta quota, infatti, potrebbe trasformarsi in un fattore di rischio per eventi cardiovascolari e neurologici di una certa gravità.
Ecco perché è fondamentale sapere e di conseguenza adottare degli accorgimenti. Ed è proprio quello che cercheremo di spiegare in questo articolo.
Quindi, ecco cosa è importante sapere prima di organizzare un viaggio in montagna.
Vediamo i rischi che si corrono
Abbiamo innanzi detto che è necessario partire dal presupposto che è pericoloso avventurarsi in alta quota senza una dovuta preparazione e senza conoscere il proprio stato di salute. Fatto ciò vanno comunque adottate delle precauzioni.
Oggi giorno, nell’arco di poche ore si può passare da una località sul livello del mare ad un’altra sita in alta quota. Ebbene, per affrontare il cambio repentino di temperatura, è innanzitutto opportuno vestirsi in maniera adeguata.
Questo per evitare l’ipotermia, ossia un abbassamento della temperatura corporea. Sintomi di questo disturbo spesso sottovalutato sono la nausea e le vertigini che possono anche essere accompagnati da svenimenti.
Ovviamente si possono avere anche conseguenze più gravi di quelle appena descritte.
Ci sono alcune categorie di persone che sicuramente sono più a rischio. Tra queste vi sono gli ipertesi, i diabetici e chi soffre di emicrania con aura.
Ma potrebbero essere a rischio anche gli anziani e i bambini, così come le donne in gravidanza, soprattutto se si trovano nell’ultimo trimestre.
Non bisogna, quindi, assolutamente sottovalutare i rischi che si corrono raggiungendo l’alta quota.
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