Ecco con quali patologie si ottiene subito l’assegno di invalidità INPS per i primi 3 anni

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Il nostro Governo garantisce assistenza e aiuti economici a quei contribuenti che più di altri incontrano difficoltà nello svolgimento di molte pratiche quotidiane. E interviene anche per sollevare dagli incarichi e mansioni troppo pesanti soprattutto i soggetti che presentano menomazioni fisiche e/o psichiche.

Inoltre prevede delle corsie preferenziali per il collocamento professionale dei lavoratori che soffrono di malattie invalidanti in modo da tutelare il diritto all’impiego. Forse molti ignorano che sono innumerevoli i disturbi e le sindromi per le quali lo Stato scende in campo con misure assistenziali di varia natura. A conferma di ciò ricordiamo che l’INPS concede l’assegno di invalidità a chi soffre di stress da lavoro e cade in una condizione di temporanea inabilità lavorativa. Non è detto infatti che i sussidi economici raggiungano soltanto chi presenta disabilità psicofisiche o sensoriali permanenti che spesso sono congenite. Talvolta infatti insorgono malattie dagli effetti temporanei che tuttavia limitano di molto il grado di efficienza e di autonomia del lavoratore. 

Non a caso ecco con quali patologie si ottiene subito l’assegno di invalidità INPS per i primi 3 anni. La durata triennale di questo ammortizzatore finanziario può però estendersi ulteriormente se la patologia invalidante dovesse persistere o addirittura aggravarsi. A seguito di specifica visita specialistica di revisione è possibile infatti richiedere l’erogazione dell’assegno per ulteriori 3 anni. E il sussidio parte in automatico senza bisogno di inoltrare nuove domande a partire dal terzo rinnovo consecutivo. Con l’importo dell’assegno ordinario di invalidità INPS 2021 si possono così coprire alcune spese relative alle limitazioni psicofisiche.

Ecco con quali patologie si ottiene subito l’assegno di invalidità INPS per i primi 3 anni

I lavoratori  dipendenti, parasubordinati e autonomi maturano il diritto all’assegno ordinario di invalidità se soffrono di particolari malattie o infermità. Il potenziale beneficiario di tali provvidenze è il lavoratore che presenta una menomazione mentale o fisica che riduce di almeno due terzi la capacità lavorativa. Secondo quanto previsto dal Decreto legislativo n. 222/1984 si ha diritto all’assegno anche quando in caso di menomazione preesistente al rapporto lavorativo.

Per ottenere il riconoscimento della misura economica è necessario sottoporsi ad una visita di accertamento da parte del personale medico INPS. Ne consegue che l’assegno di invalidità spetta per qualunque malattia che intacca nella misura minima di 2 terzi le abilità professionali del richiedente. Oltre all’accertamento dell’infermità, si richiede il possesso di un montante di contribuzione pari a 5 anni di cui 3 risalenti all’ultimo quinquennio.

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