Non tutti lo conservano, ma lo scontrino andrebbe custodito sempre, soprattutto dopo un acquisto di una notevole cifra. Oltre al fatto che gli scontrini, in determinati casi, permettono di ricevere le detrazioni fiscali, servono anche a tutelarci da eventuali problematiche future.
Al giorno d’oggi, per i grandi acquisti, che possono interessare gli elettrodomestici, i cellulari e altri dispositivi tecnologici, i venditori ci forniscono la possibilità di ricevere la garanzia. Questa è l’opportunità di avere, in sostituzione, lo stesso oggetto acquistato, qualora dovesse presentare dei difetti di fabbrica o se si dovesse guastare, nel lungo periodo.
Solitamente, la garanzia durerebbe circa 2 anni, con la possibilità di un’eventuale estensione, pari ad un anno, pagando un piccolo sovrapprezzo. La garanzia è rappresentata dallo scontrino stesso. Per questo motivo, in caso di un acquisto notevole, lo scontrino deve essere conservato, necessariamente.
Purtroppo, nella maggior parte dei casi, succede che, una volta conservato, questo perda l’inchiostro passato un determinato periodo di tempo. Lo scontrino, in questo caso, perderebbe efficacia.
Cosa fare per rimediare, per un prossimo acquisto?
Quando lo scontrino non serve
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Per prima cosa, bisognerebbe fare una fotocopia dello scontrino oppure fare una foto da conservare sul cellulare, per stamparla in futuro. Ecco come tutelarsi e far valere la garanzia, evitando che lo scontrino scolorisca.
Detto questo, l’Unione Nazionale dei Consumatori, suggerisce come presentare la garanzia, anche in assenza di scontrino.
In pratica, il Codice del Consumo, all’art. 128, afferma che il consumatore dovrebbe dimostrare di aver comprato un prodotto, recandosi dal venditore, prima dei due anni dall’acquisto. Non si farebbe riferimento allo scontrino, per far valere la garanzia, ma si richiederebbe solo la data d’acquisto.
A tal proposito, il consumatore potrebbe dimostrare di aver effettuato l’acquisto attraverso documenti e prove diversi dallo scontrino, a patto che questi indichino la data. L’UNDC suggerisce, a titolo di esempio, le ricevute della carta di credito o della Postepay, oppure la carta fedeltà.
Ecco come tutelarsi e far valere la garanzia di 2 anni di un prodotto difettoso anche senza scontrino
Detto questo, è importante sapere che, in ogni caso, lo scontrino andrebbe custodito in un luogo sicuro, soprattutto per i grandi acquisti. La conservazione dello scontrino, per capi d’abbigliamento e spesa, non sarebbe necessaria. Tuttavia, una volta usciti dal negozio, lo dovremmo conservare, almeno fino al nostro arrivo a casa.
Inoltre, bisogna sapere che, in alcuni casi, la custodia degli scontrini permette di avere delle detrazioni fiscali, a determinate condizioni. Basti pensare agli acquisti di farmaci, alle visite mediche e a quelle veterinarie.
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