Ecco come si fa ad “affrontare” la prova camerini nella fase 2

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Alle volte è più conveniente aggirare l’ostacolo, anziché prenderlo di petto. Un modo di affrontare le prove della vita che potrebbe benissimo essere trasferito in altri contesti. Vediamo quali! I negozi hanno generalmente riaperto, ma spesso le condizioni imposte per ragioni di incolumità, hanno finito per snaturare la bellezza dello shopping in generale. A confermarlo, il grido di dolore che si è levato dagli operatori del settore moda.

Inutile illuderci, l’acquisto di un abito è generalmente preceduto da un vero e proprio incontro sensoriale con i tessuti, con lo specchio, con gli addetti del negozio. Tutto spazzato via! Tanto che tra guanti, soluzioni disinfettanti, mascherine che spesso fanno pure appannare gli occhiali a chi li indossa, la prova d’abito finsce per diventare una corsa ad ostacoli. Una corsa con i tempi ancora più scanditi dagli ingressi contingentati e magari pure frettolosi, incalzati dai prossimi clienti in attesa fuori. Ma qualche soluzione alternativa c’è. Ecco come si fa ad “affrontare” la prova camerini nella fase 2.

Il Fashion renting di abiti e accessori

La soluzione sembra venire da oltreoceano e si chiama Fashion Renting, vale a dire: abiti a noleggio. Un trend originatosi negli USA, ma che sta prendendo piede anche da noi in Italia. Grazie a questa innovativa tendenza, è possibile perseguire più obiettivi di sicuro interesse per la clientela. In primis, è possibile ricevere capi sicuri e disinfettati direttamente a casa, poi sarà possibile evitare le demotivanti code dentro o fuori dai negozi.

Il contingentamento degli ingressi è infatti una realtà con la quale si deve a scendere a patti, per tutelare la salute di tutti. In questo modo sarà possibile, a prezzi moderati, garantirsi un nuovo look in vista di una cerimonia, o di una serata particolare o anche semplicemente per un mero sfizio giornaliero.

Il marketing “fai da te” degli esercenti

Se poi non dovesse piacere l’idea del noleggio, una soluzione di compromesso tra proprietà dell’abito e salottino prova, viene dagli stessi negozianti. Alcuni esercenti si sono infatti ingegnati e nei periodi di lockdown si sono letteralmente piazzati davanti agli schermi di telefoni e video camere. Quindi, con un po’ di trasformismo, sono passati da presentatori della nuova collezione, ad indossatori, lanciando anche l’opzione di vendita a distanza. E così hanno cominciato a girare pacchi di abiti, verso una nuova clientela, dislocata anche fuori regione.

Ecco come si fa ad “affrontare” la prova camerini nella fase 2

Per gli amanti delle tradizioni, restii ad abbondonare la strada vecchia per la nuova, resta ovviamente l’abitudine dei salottini prova, seppur rivisitata alla luce delle nuove dritte. Quindi avanti con guanti,  mascherine e disinfettanti. Un consiglio di massima però che, in genere, tutti i piccoli negozianti danno è di telefonare per fissare un appuntamento. Questo eviterà almeno di perdere inutilmente del tempo prezioso in attesa.

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