Quante volte davanti al banco frigo ci siamo trovati a dover scegliere tra una moltitudine di marche di mozzarella. Anche nei supermercati più piccoli c’è sempre l’imbarazzo della scelta e spesso, anche per risparmiare, acquistiamo quella più economica. Difficilmente ci mettiamo lì a controllare l’etichetta, se non per assicurarci della data di scadenza. In fondo siamo in Italia e la differenza tra i diversi marchi probabilmente la reputiamo irrilevante.
Solo se si tratta di mozzarella di Bufala DOP ci assicuriamo che il prodotto sia quello genuino. Ma in realtà tra i diversi tipi di mozzarella potrebbero esserci delle differenze anche importanti. Non solo tra quelle definite tradizionali o artigianali e quelle più commerciali. Ma, andando a spulciare nella lista degli ingredienti, potremmo rimanere molto sorpresi.
Ecco come scegliere una mozzarella di qualità al supermercato senza farci ingannare dai prezzi e dalle marche
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Proprio come non tutto il cioccolato fondente è in realtà fondente, anche gli ingredienti della mozzarella potrebbero essere diversi. La mozzarella è un latticino a pasta filata originario del sud Italia. Ormai prodotta e consumata in tutto il Paese, può essere preparata con latte vaccino o di bufala. Il suo nome così particolare deriva dalla tecnica di realizzazione, la mozzatura.
Ma cosa dovrebbe contenere una mozzarella di qualità? La produzione della mozzarella è tutelata dal marchio STG, Specialità Tradizionale Garantita. Questo marchio non indica alcuna appartenenza specifica territoriale, come il DOP o l’IGP. Ma garantisce che il prodotto sia preparato con la ricetta tipica e seguendo il metodo di produzione tradizionale. Quindi, un buon modo di riconoscere una mozzarella di qualità e tradizionale è cercare la presenza del marchio. Infatti, per rispettare i requisiti per il marchio STG, la mozzarella dovrebbe contenere solo determinati ingredienti. Latte, sale, caglio e fermenti lattici, in determinate proporzioni. Non è previsto l’impiego di nessun additivo alimentare o di altri coadiuvanti tecnologici.
Correttori di acidità e acido citrico
Alcune mozzarelle, anche molto conosciute, invece, contengono correttori di acidità e acido citrico. L’acido citrico, in particolare, verrebbe utilizzato per accelerare il processo di produzione e abbassare i costi. Sebbene si possa trattare comunque di un buon prodotto, spesso questo procedimento potrebbe intaccarne il sapore. Infatti, per molti, queste mozzarelle risultano meno saporite e meno gustose di quelle tradizionali.
Ma, anche se volessimo acquistare questi prodotti non STG, magari più economici, è bene controllare un’altra cosa fondamentale. Stiamo parlando dell’origine del latte, che preferibilmente dovrebbe essere l’Italia.
Quindi, ecco come scegliere una mozzarella di qualità controllando bene la lista degli ingredienti. Non lasciamoci prendere dalla frenesia di acquistare i prodotti più famosi, ma leggiamo con attenzione. Potremmo anche preferire delle mozzarelle che non siano proprio quelle tradizionali, ma è bene fare una scelta consapevole. Ricordiamoci però che si può risparmiare molto anche solo controllando le etichette e sfruttando il reparto offerte. Infatti, è possibile trovare un buon prodotto ad un prezzo inferiore, ma che paradossalmente sia ancora più genuino. O addirittura scoprire che un prodotto più economico sia prodotto dai marchi più rinomati, ma venduto come sottomarca.
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