Il ritorno a casa e alle occupazioni quotidiane si avvicina inesorabile. Tornare alle proprie abitudini comporta anche uno sguardo attento alle piante di casa.
Infatti, durante il periodo estivo e la lunga assenza potrebbero aver sofferto e risultare danneggiate.
Tra tutte meritano una menzione speciale le più diffuse tra le piante d’appartamento: le orchidee.
Delle orchidee si era già trattato in precedenti articoli. Proprio queste piante potrebbero risultare sofferenti se non curate correttamente, specialmente durante il periodo estivo.
Oggi, invece ci si soffermerà su una pratica spesso sottovalutata nella cura delle orchidee, si tratta del rinvaso.
Non molti sanno quando e come rinvasare correttamente le orchidee per non provocare loro eccessivo stress.
Quando si rinvasano le orchidee?
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Le orchidee si devono rinvasare solamente se la pianta ne ha bisogno. Ma come capire se la nostra orchidea necessita di essere trasferita di vaso?
Innanzitutto bisognerà osservare le radici, una abbondante fuoriuscita dal vaso sarà un chiaro segno. Bisognerà, infatti, procedere con un rinvaso che in condizioni normali avviene dopo un paio di anni dall’acquisto.
Un altro buon motivo per effettuare un rinvaso è dato dalla presenza di radici marce o secche e in presenza di parassiti. Ecco, quindi, come salvare un’orchidea in fin di vita dopo l’estate con una sola mossa.
Sarebbe preferibile effettuare il rinvaso dopo il periodo di fioritura meglio evitare, invece, il periodo della fioritura e poco dopo l’acquisto.
Ecco come salvare un’orchidea in fin di vita dopo l’estate con una sola mossa
Prima di procedere con il rinvaso sarà necessario accertarsi di avere tutto ciò che occorre per fare un buon lavoro. Innanzitutto servirà un vaso di dimensioni leggermente maggiori. Poi, per il substrato, saranno perfetti l’utilizzo di bark e sfagno.
Entrambi i materiali protrano essere usati dopo essere stati messi in acqua per un periodo di tempo che va dalle due alle tre ore.
Lo sfagno andrà utilizzato dopo essere stato messo ammollo e sarà perfetto per le orchidee mini che hanno un apparato radicale ridotto.
Per le piante di dimensioni normali, se si è dovuto intervenire sulle radici in maniera profonda, si potrà utilizzare un mix di sfagno e bark.
Nel caso in cui si siano tagliate molte radici sarà importante aspettare la cicatrizzazione delle ferite prima di procedere con un’annaffiatura.
Inoltre bisognerà sistemare la pianta in un luogo asciutto e ben ombreggiato in attesa della chiusura delle ferite.