In inverno posticipare di qualche minuto la sveglia diventa per trattenersi piacevolmente sotto le coperte è l’abitudine di molti. Dover abbandonare il caldo tepore del letto per trasferirsi in bagno provoca uno shock già al semplice pensiero. Come fare ad evitare che in una manciata di secondi ci si senta scaraventati in una atmosfera da circolo polare? Ecco come riscaldare velocemente il bagno anche senza stufetta elettrica o termoventilatore.
Conviene approfittare degli incentivi alle famiglie per migliorare il riscaldamento di casa
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Arriva l’inverno e come al solito la questione del riscaldamento può diventare un grosso problema per impianti e risparmi. Chi non ha termosifoni in casa può scegliere due alternative estremamente valide ed economiche di cui abbiamo parlato in precedenza. Coloro che invece stanno pensando a delle migliorie sul piano energetico in casa, possono sfruttare un Bonus riscaldamento per le famiglie fino alla fine dell’anno.
Una delle stanze della casa in cui si sperimenta con maggiore frequenza la sgradevole sensazione di freddo è sicuramente il bagno. I termosifoni presenti anche in questo angolo della casa talvolta non sono sufficienti a garantire la temperatura ideale. Per questo molte persone pensano a delle integrazioni che rendano l’ambiente confortevole e meno traumatizzante.
Ecco come riscaldare velocemente il bagno anche senza stufetta elettrica o termoventilatore
La scelta della fonte di riscaldamento per il proprio bagno non si dovrebbe lasciare al caso. Soprattutto se pensiamo che circa la metà dell’anno si sfrutta il calore di questa fonte quasi tutti i giorni. Le ragioni che spingono ad una scelta devono anzitutto partire da alcuni parametri come l’isolamento termico dell’ambiente e le dimensioni del bagno stesso. In commercio si trovano spesso e a basso costo dei piccoli e pratici termoventilatori per scaldare velocemente e per il tempo necessario l’ambiente.
Queste soluzioni, sebbene molto economiche al momento dell’acquisto, potrebbero non rivelarsi altrettanto convenienti dal punto di vista dei consumi. I termoventilatori sono particolarmente adatti ad ambienti piccoli e per utilizzi non prolungati, quindi potrebbero essere meno indicati per un bagno di grandi dimensioni. Generalmente questi piccoli apparecchi consumano tra 1.800W e 2.200W. Se accesi alla massima potenza, considerando un costo indicativo in bolletta di 0,22 €/Kwh, potrebbero consumare 0,44 €/ora.
Un’alternativa potrebbe risiedere nel radiatore elettrico. Per riscaldare un bagno di circa 16mq si potrebbe utilizzare un radiatore da 800W. Con una tariffa analoga quella precedente, il radiatore potrebbe consumare circa 0,20 €/ora. Questi strumenti sono spesso dotati di un cronotermostato che consente di regolare accensione e spegnimento in base alla fascia oraria desiderata.
Se il termosifone elettrico è troppo ingombrante, allora una perfetta soluzione salva-spazio e ottima dal punto di vista del design è il pannello radiante a infrarossi. Per una stanza di circa 15mq potrebbe andar bene un pannello da 400W. In questo caso, il risparmio sarebbe maggiore così come la percezione immediata di calore. Infatti i raggi del pannello non scaldano l’aria ma direttamente i corpi sui quali si posano.
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