Il design ed il materiale degli arredi interni è un punto delicato e importante per molti italiani, tradizionalmente molto affezionati ed attenti alle proprie case. Negli ultimi anni, le tecniche e gli stili sono molto cambiati. Ma c’è un materiale che sembra affermarsi costantemente e che può essere impiegato per tutti gli ambienti, dal corridoio d’ingresso al bagno. Si tratta del gres porcellanato.
Questo tipo di ceramica compatta, infatti, risulta universalmente adatta per merito della grande resistenza a fattori esterni come le sollecitazioni climatiche e di peso. Inoltre, alla vista risulta gradevole, anche per merito delle sfumature cromatiche e dei dettagli. Con grande facilità, infatti, può essere adattato ad assomigliare a superfici di legno o marmo.
La scelta del materiale di arredo e rivestimento è decisiva per la qualità dell’ambiente in cui viviamo. Così, vediamo alcuni dettagli di rilievo quando compiamo questa scelta. Ecco come riconoscere un gres porcellanato di qualità.
Una questione di fabbricazione
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Il termine gres deriva dalla cosiddetta greificazione. Si tratta di un processo chimico che favorisce l’impermeabilità del prodotto. A questa caratteristica universale, si aggiungono però altri standard a seconda della precisione del lavoro.
Un primo spunto per osservare la qualità del prodotto è di natura commerciale e giuridica. Infatti i prodotti dotati di marchio garanzia CE hanno superato dei test di qualità e resistenza. Allo stesso modo, il cosiddetto parametro ISO PEI viene utilizzato per certificare il grado di eccellenza nel rispetto di alcuni parametri. La scala in questo caso varia dal livello 1 al livello 5. Questo standard valuta la scivolosità dei pavimenti, ma anche il livello di resistenza. Le aziende italiane sono leader nel mercato mondiale per qualità e tecnologia acquisita. Di conseguenza, in media, garantiscono uno standard di qualità mediamente alto.
Tra i gres più apprezzati ci sono quelli dotati di perfetta rettificazione dei bordi. Questi possono essere realizzati perfettamente dritti e senza imperfezioni sul gres porcellanato. Questo consente una quasi totale assenza di fughe: il muro o il pavimento sembrerà un monolite. In gergo, questo tipo di lavoro darà luogo ad un gres cosiddetto a tutta massa. Questo gres presenterà il maggior grado possibile di impermeabilità e di resistenza. Ma i grandissimi pregi hanno un costo. Si tratta, infatti, della tipologia più costosa.
Ecco come riconoscere un gres porcellanato di qualità
Se vogliamo diminuire la fascia di prezzo, possiamo ricorrere al gres porcellanato smaltato. Questo sistema ci consente di fornire l’apparenza estetica di altri materiali, quali il legno o il marmo. È dunque molto apprezzato per variare gli interni. Il minore prezzo è dovuto alla minore precisione tecnica impiegata: il supporto in gres non viene prodotto esteticamente perfetto. Infatti, una lastra esterna nasconde le imperfezioni delle superfici. Il costo minore non implica necessariamente una minore qualità, ma semplicemente significa minore tempo di produzione.
Ciò cui dovremmo fare attenzione quando si tratta di scegliere le piastrelle è invece lo spessore. Questo può variare di molto il prezzo. Ricordiamo dunque di considerarlo secondo la finalità del gres: se vogliamo coprire un pavimento precedente può andare benissimo un gres extra sottile da 3 mm. Il problema è che in questo caso il minore spessore non significherà un prezzo inferiore, visti gli alti costi di produzione. Di certo, però, risparmieremo su altri costi dei lavori.
Nel caso di ristrutturazioni, teniamo in considerazione anche lo spessore di un centimetro. È resistente, leggero e adatto agli interni. Altrimenti, dotiamoci della varante standard o spessa. Sono ancora più resistenti, ma più cari.
Se stiamo ristrutturando il giardino, ricordiamo infine alcuni trucchi per illuminare l’esterno con eleganza risparmiando.
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