Ecco come recuperare un terreno incolto e renderlo produttivo a costo zero facendolo fruttare tanti soldi ogni mese senza coltivarlo

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La maggior parte delle persone che si trovano in possesso di un terreno incolto non hanno nessuna intenzione di coltivarlo. In molti casi lo hanno ricevuto in eredità e non vedono l’ora di venderlo. Perchè, anche se non ci si pensa, un terreno incolto ha un costo. Infatti va ripulito dalle erbacce e dai rami secchi per evitare che vadano a fuoco comportando dei danni anche ai terreni confinanti. Ma è possibile ricavare un guadagno dal terreno incolto ed evitare anche il costo della pulizia dello stesso. Sicuramente c’è la possibilità di trasformarlo in un campo di calcetto, in un parco giochi a pagamento o in altre attrazioni. Ma questo ha un costo e non c’è certezza di rientrare nelle spese. Ma ecco come recuperare un terreno incolto senza spendere nulla e avere un guadagno certo.

L’affitto può essere la soluzione

Si può decidere di coltivare il terreno scegliendo delle colture ricercate che garantiscono un guadagno certo. Oppure la scelta può essere quella di affittare il terreno incolto a qualcuno. In questo modo ci si solleva dall’obbligo della pulizia e si può sperare anche di ricavare qualche soldo. Ovviamente non molti visto che i prezzi di mercato prevedono un pagamento di 2.500/3.000 euro l’ettaro per anno. Oppure si può decidere di dare il terreno a mezzadria. In questo modo oltre a risparmiare sulla pulizia si avranno a disposizione anche prodotti freschi e gratis.

Ma per chi vuole davvero guadagnare da un terreno incolto la soluzione potrebbe essere quella dell’orto in affitto. Se il terreno è abbastanza grande e lo permette, infatti, è possibile dividerlo in piccoli lotti da affittare a diverse persone. Ed in questo caso il guadagno potrebbe diventare interessante. E con zero spese da affrontare se non quelle delle recinzioni per frazionare il terreno.

Ecco come recuperare un terreno incolto e renderlo produttivo a costo zero facendolo fruttare tanti soldi ogni mese senza coltivarlo

Gli orti in affitto in questo periodo, infatti, sono molto richiesti. Da chi vive in città soprattutto e anche a causa del continuo aumento dei prezzi di frutta e verdura. Tra l’altro è stato dimostrato che coltivare i propri ortaggi oltre che a dare un senso di soddisfazione, rende più serene le persone. Soprattutto quelle impegnate tutto il giorno nel cemento cittadino.

Anche un privato può mettere a disposizione dei piccoli orti in affitto. Chiedendo un canone variabile dai 300 al 500 euro l’anno. Ma chiedere un canone mensile rispetto a uno annuo potrebbe essere una scelta vincente. 30 o 50 euro al mese, infatti, sono più accessibili. E suddividendo il terreno in tanti piccoli lotti, le entrate mensili potrebbero farsi davvero interessanti. Solitamente i lotti hanno una dimensione variabile tra i 50 ed i 100 metri quadri e, ovviamente, cambia anche il costo dell’affitto.

Unica cosa fondamentale è fornire l’acqua a chi affitta: irrigare il terreno è indispensabile e se non c’è acqua diventa difficile coltivarlo.

Approfondimento

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