Ecco come prevenire l’ictus nella donna e quali sarebbero i sintomi di questa malattia cerebrovascolare

cervello

Tra le malattie cerebrovascolari più conosciute rientra sicuramente l’ictus. Essa può avere origine o dalla rottura di un vaso sanguigno o dalla sua improvvisa chiusura. Nel primo caso si ha l’emorragia cerebrale, ossia la fuoriuscita di sangue e la conseguente compressione. Nell’altro, invece, il danno deriva dalla carenza e/o mancanza di ossigeno e glucosio trasportati dal sangue alle cellule nervose.

Fatte le premesse, ecco come prevenire l’ictus nella donna e quali raccomandazioni seguire ai fini della prevenzione.

I principali sintomi

Secondo i dati disponibili, l’ictus cerebrale costituisce la terza causa di morte in Italia dopo le patologie cardiovascolari e le neoplasie. Inoltre rappresenta la prima causa assoluta di disabilità.

Solo un quarto dei pazienti sopravissuti all’ictus guarisce completamente. Per il restante 75% si tratta di dover convivere con qualche forma di disabilità, minore o maggiore a seconda dei casi.

Purtroppo l’ictus arriva quasi sempre all’improvviso e senza dolore. Fa (quasi) eccezione il caso dell’emorragia cerebrale, che si accompagna spesso al mal di testa.

Tra i sintomi più comuni dell’ictus citiamo la perdita di coordinazione dei movimenti, la sensazione di vertigine e/o sbandamento. Parimenti abbiamo la difficoltà nel parlare e/o comprendere il senso dei discorsi altrui. Ancora, il disturbo visivo, che può riguardare uno o entrambi gli occhi.

Come detto vi rientra anche il mal di testa, forte e inconsueto, tra i sintomi di questa malattia cerebrovascolare. Infine citiamo il deficit di motilità oppure di forza o il deficit sensitivo alla metà inferiore del viso, gambe, braccio. Oppure la difficoltà nel sollevare un braccio o mantenerlo sollevato alla stessa altezza dell’altro.

Ecco come prevenire l’ictus nella donna e quali sarebbero i sintomi di questa malattia cerebrovascolare

Vediamo a questo punto quali sono le principali raccomandazioni ministeriali ai fini della prevenzione. In sintesi abbiamo:

  • l’adozione di stili di vita salutari, che tradotto vuol dire anzitutto non fumare, evitare le droghe e limitare l’alcool. Poi praticare un’attività fisica adeguata (scegliendo adeguatamente tra correre o camminare), mangiare sano ed equilibrato, non superare le 3 tazzine di caffè al giorno;
  • riconoscere e tenere sotto controllo gli eventuali fattori che accrescono il rischio di ictus. Il riferimento al diabete mellito, alle dislipidemie, alla fibrillazione atriale, all’ipertensione arteriosa, alle cardiopatie e alle vasculopatie. Ovviamente il monitoraggio continuo e costante di questi fattori di rischio va fatto costantemente con il proprio medico di fiducia e l’ausilio di eventuali specialisti. In generale, tutti questi fattori aumentano, in misura variabile a seconda del fattore, il rischio di andare incontro a un’improvvisa sofferenza delle cellule nervose.

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