Fin dai tempi più antichi, l’olivo è considerato una pianta portafortuna e di buon auspicio. In quasi tutte le culture sparse per il globo, infatti, l’olivo è da sempre un simbolo di resistenza, di longevità e pazienza. Anche dal punto di vista religioso, esso assume dei significati potenti, simboleggiando la pace, l’eternità, la sacralità ed il perdono. Proprio per questo, ancora oggi, tantissime persone piantano nel proprio giardino questa meravigliosa pianta, che può crescere e resistere anche per diversi secoli.
L’olivo, comunque, è una pianta perfetta da coltivare anche per chi non possiede ampi spazi aperti. Infatti, si può facilmente piantare e gestire anche in un semplice vaso da posizionare in piccoli spazi, come ad esempio sul balcone. Piantare e far crescere l’olivo non è neanche così tanto complicato. Infatti, non si tratta di una pianta troppo esigente, che necessita di molte cure e attenzioni. Tuttavia, è fondamentale tenere in considerazione alcuni aspetti importanti per evitare complicazioni e, soprattutto, l’arrivo di malattie.
Per quanto riguarda le principali cure, come irrigazione, esposizione e rinvaso, abbiamo già spiegato in un altro articolo cosa bisogna fare. Quest’oggi, invece, concentreremo la nostra attenzione su altri due aspetti cruciali per la sopravvivenza della nostra pianta d’olivo. Infatti, tra poco, sveleremo tutti i procedimenti necessari per nutrire la pianta, potarla nella maniera corretta e per prevenire l’attacco di pericolosi parassiti.
Ecco come prendersi cura dell’olivo in primavera per farlo crescere forte e rigoglioso anche in vaso
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Per quanto riguarda la concimazione, l’olivo ha bisogno di essere nutrito con determinati fertilizzanti proprio in primavera, prima della fioritura. Tra i prodotti più efficaci e totalmente naturali troviamo sicuramente il compost, il letame e lo stallatico. Questi ultimi, essendo organici, rilasciano gli elementi nutritivi nel suolo in maniera più graduale, così che la pianta possa assorbirli meglio. Un altro prodotto naturale davvero efficace potrebbe essere anche l’humus di lombrico pellettato.
Come abbiamo già anticipato prima, un altro aspetto fondamentale da tenere in considerazione è la potatura. Questo procedimento andrebbe, innanzitutto, deciso nei primi anni dello sviluppo della pianta, per indurre una crescita contenuta e controllata. Quindi, ciclicamente, bisognerebbe recidere alcuni rami per mantenere l’aspetto e la forma desiderati. I tagli devono essere inclinati verso il basso, così da consentire un buon drenaggio dell’acqua ed evitare la proliferazione di funghi e parassiti.
Principali malattie della pianta in vaso
Quindi, ecco come prendersi cura dell’olivo in primavera eseguendo questi semplici passaggi. Tuttavia, oltre alla concimazione ed alla potatura, bisognerebbe prestare attenzione alle potenziali malattie dell’olivo. Se coltivato in vaso, infatti, esso potrebbe essere attaccato dalla cocciniglia e da altre malattie fungine, rinsecchendo le foglie e facendole cadere. In caso questi casi, o anche a scopo preventivo, potrebbe essere necessario applicare dei prodotti a base di rame.
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