Per molte famiglie questi ultimi mesi dell’anno 2023 rappresenteranno gli ultimi mesi in cui potranno prendere il beneficio del reddito di cittadinanza. Ad agosto per moltissime famiglie è arrivato lo stop al sussidio e per molte altre arriverà la stessa sorte nei prossimi mesi. Tutto dipende dalla scadenza dei 7 mesi di beneficio che si possono prendere per il 2023.
Ma c’è qualcosa che molti non sanno e che sarà possibile utilizzare per prendere il reddito di cittadinanza ancora fino a fine anno, anche dopo che l’INPS ha sospeso il sussidio. E chi è rimasto senza reddito di cittadinanza per qualche mese, può godere degli arretrati.
Ecco come prendere il reddito di cittadinanza fino al 31 dicembre anche dopo l’SMS di sospensione
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Hanno già perso il reddito di cittadinanza ad agosto molte famiglie che lo hanno preso ininterrottamente da gennaio a luglio. Stop dopo 7 mesi di sussidio quindi. Le famiglie interessate sono quelle composte solo da soggetti di età compresa tra i 18 ed i 59 anni. Se nella famiglia ci sono minori, invalidi o anziani over 60, il reddito di cittadinanza non subisce interruzioni.
E si può arrivare fino a fine anno prendendolo normalmente. Ma in assenza di questi soggetti, ecco che il reddito di cittadinanza si ferma a soli 7 mesi. Chi prenderà il sussidio il 27 agosto ed ha iniziato a prenderlo a febbraio, si vedrà interrompere il reddito di cittadinanza alla pari di quelli che lo hanno perso a luglio. E così accadrà da qui a fine anno per tutti gli altri cosiddetti occupabili al lavoro. A meno che non succeda una cosa molto importante e che molti trascurano. Perché non sempre si può essere considerati attivabili al lavoro solo per questioni anagrafiche. Ed il sussidio viene di fatto salvaguardato.
Il ruolo dei Servizi Sociali del Comune e come fare per salvare il sussidio
Basta essere sottoposti alla tutela dei Servizi Sociali comunali e lo stop al reddito di cittadinanza può essere superato. In pratica si può tornare beneficiari del sussidio immediatamente e godendo persino degli arretrati per tutti i mesi di stop. Anche le famiglie composte solo da maggiorenni e under 60, anche senza invalidità, possono essere beneficiarie del reddito di cittadinanza fino al 31 dicembre 2023. Per poi passare all’Assegno di Inclusione dal primo gennaio 2024 e non al Supporto Formazione e Lavoro che è la misura che invece spetta ai cosiddetti attivabili.
Solo i cittadini che hanno una documentata situazione di fragilità collegata alla salute, a questioni personali o familiari, possono ottenere la presa in carico dei Servizi Sociali comunali. Sarà infatti il Servizio Sociale del Comune a produrre la valutazione e nel caso, a comunicare all’INPS la situazione al fine di riattivare quanto prima il sussidio a chi lo ha perduto. Con tanto di arretrati se essi spettano. Il primo passaggio fondamentale per quanti si trovano in queste condizioni è il rivolgersi alla sede dell’Assistente Sociale del proprio Comune di residenza.