Soprattutto in questo momento il tema pensioni è molto caldo. Non si sa ancora bene, infatti, cosa accadrà il prossimo anno visto che la riforma è ancora in alto mare. Si parla di un calcolo contributivo per tutti coloro che vogliono anticipare. E in questo caso oltre al costo dell’anticipo, che c’è sempre, ci saranno anche le penalizzazioni portate dal ricalcolo contributivo. Proprio per questo motivo cerchiamo di fare delle simulazioni per capire dopo aver lavorato 35 anni che assegno di pensione spetta.
Per chi ha versato 20 anni di contributi, infatti, è assodato che non ci sarà un assegno molto alto. Ma 35 anni di lavoro sembrano una buona base di partenza per garantirsi una vecchiaia serena e dignitosa. Ma è sempre determinante sapere, grosso modo, l’importo dell’assegno. Questo consentirà al lavoratore di scegliere se anticipare o continuare ad accumulare qualche altro anno di contributi per alzare l’importo. Ecco come prendere 546 euro in più l’anno di pensione solo ritardando di qualche tempo l’uscita dal mondo del lavoro.
Un calcolo di massima
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Senza addentrarci in calcoli troppo difficoltosi, è bene sapere che quasi mai la pensione rispecchia l’ultimo stipendio. Ipotizzando il calcolo contributivo che il governo propone per l’anticipo, quindi, come si può calcolare che pensione si avrà?
Andando in pensione a 67 anni si applica il coefficiente di trasformazione relativo a quell’età, ovvero 5,575%. Per retribuzioni medie annue di 30.000 euro lordi ogni anno di lavoro incrementa la pensione mensile di circa 42 euro lordi. Quella annuale di 546 euro.In questo caso, con 35 anni di contributi si avrà una pensione lorda annua di circa 20.000 euro. Una pensione mensile lorda, quindi, superiore ai 1.500 euro al mese. Circa il 67% dello stipendio medio. Rinunciando ad un anno di anticipo, di fatto, il lavoratore incrementerebbe la propria pensione lorda annuale di 546 euro.
Ecco come prendere 546 euro in più di pensione semplicemente rinunciando a un anno di anticipo
Se, ad esempio, lo stipendio medio è di 25.000 euro, l’incremento che un anno di contributi ha sulla pensione è di circa 35 euro al mese. Ovvero 455 euro l’anno. In 35 anni di lavoro, quindi, spetterebbe una pensione di poco superiore ai 1.230 euro.
Abbassando ancora lo stipendio annuo e ipotizzandolo a 20.000 euro l’incremento che un anno di contributi avrà sulla pensione è di 28 euro al mese. Questo per comprendere anche di quanto si alzerebbe l’assegno se si sceglie di continuare a lavorare per qualche altro anno. L’importo della pensione, infatti, dipende da 3 fattori fondamentali:
- l’età di uscita dal mondo del lavoro, visto che il coefficiente di trasformazione si alza con il crescere dell’età;
- gli anni di contributi versati;
- la retribuzione su cui i contributi sono calcolati: più è alta e più sarà alta la pensione.
Il lavoratore che non è soddisfatto del proprio assegno, quindi, può rinunciare a qualche anno di anticipo sui 67 anni per alzare l’importo spettante mensilmente.
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