Ecco come potremmo prevenire il declino cognitivo che provocherebbe l’Alzheimer

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L’Alzheimer è una malattia neurodegenerativa, nonché la più grave forma di demenza. Solitamente, sarebbero i soggetti anziani quelli principalmente colpiti, però abbiamo imparato che le eccezioni accadono. Le cause scatenanti ancora non sarebbero certe, tuttavia sarebbero diversi i fattori di rischio. Sembrerebbe, infatti, che ci sia una correlazione tra patologie pregresse e la demenza. Malattie cardiovascolari, diabete, sedentarietà potrebbero essere alcune di esse. Infatti, queste malattie potrebbero causare un invecchiamento precoce.

Tuttavia, il cervello si spegnerebbe più rapidamente attraverso determinati comportamenti poco “sociali“. Per esempio, si annovererebbero la mancanza di dialogo e la solitudine. Queste abitudini potrebbero provocare un declino cognitivo, proprio a causa della mancanza di allenamento del cervello. Considerando che l’Alzheimer è caratterizzato dalla perdita della memoria, sarebbe plausibile che, non mantenendo il cervello attivo, la malattia possa sopraggiungere. Purtroppo, si tratta di una seria malattia, che potrebbe arrivare a far perdere ogni ricordo felice, nonché la conoscenza dei propri cari. Ecco perché sarebbe importante cercare di prevenirla, attraverso una serie di pratiche da attuare quotidianamente, soprattutto in età avanzata.

La prevenzione

La prevenzione è la migliore arma nelle nostre mani. La pratica dei controlli frequenti potrebbe salvarci la vita. Ma la prevenzione si potrebbe attuare anche attraverso delle sane abitudini. Ecco come potremmo prevenire il declino cognitivo, quindi, che poi provocherebbe l’Alzheimer. L’allenamento del cervello e della memoria potrebbero aiutare a contrastare l’insorgenza della demenza. Cerchiamo di mantenere la memoria attiva, tramite delle poesie, delle filastrocche, dei testi di canzoni, numeri di cellulare, codici, di password e così via. Anche il gioco “Memory” potrebbe essere d’aiuto, ad esempio.

Lo spray nasale

Vi sarebbero diversi modi per mantenere la mente attiva. Ma, oltre alle già citate pratiche di prevenzione, una scoperta innovativa potrebbe essere lo spray nasale da usare agli esordi dell’Alzheimer. Questo spray avrebbe lo scopo di inibire quella proteina che provocherebbe l’insorgenza della malattia. Finora, però, questo metodo sarebbe stato testato solo sui topi da laboratorio. Ancora non sarebbe stato effettuato nessun tipo di test sull’essere umano. Tuttavia, se dovesse funzionare sarebbe un gigantesco passo in avanti, in quanto lo spray potrebbe contrastare gli effetti negativi della proteina responsabile.

Ecco come potremmo prevenire il declino cognitivo che provocherebbe l’Alzheimer

Dunque, se confermato attraverso i test clinici, lo spray potrebbe aiutare in caso di Alzheimer al primo stadio. Quello che possiamo fare, per ora, è attuare le strategie di prevenzione. Alleniamo il nostro corpo ed automaticamente alleneremo anche la mente, socializziamo con tanti soggetti, accrescendo, al contempo, anche il nostro bagaglio culturale. Ancora, facciamo quiz scritti e orali, impariamo nuove lingue, troviamo un hobby.

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