Indipendentemente dalle ragioni che spingono una persona ad adottare un’alimentazione vegana, è importante sapere come non far mancare al proprio metabolismo tutti i nutrienti di cui ha bisogno per funzionare al meglio.
Sia gli scettici che i neofiti di questo tipo di alimentazione si chiedono spesso in quali alimenti si possano reperire le proteine di cui il nostro organismo ha bisogno per sopravvivere. Domanda lecita, ma prima ancora di rispondere a questo, ci si dovrebbe preoccupare di come integrare una vitamina essenziale per il nostro metabolismo.
Ecco come potremmo contrastare la carenza di vitamina B12 e dei consigli per integrare le proteine nell’alimentazione vegana
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La vitamina B12 è una vitamina cosiddetta essenziale e si trova negli alimenti di origine animale quali carne, pesce e formaggi. Per il nostro organismo, la sua assunzione è fondamentale, in quanto garantisce il corretto funzionamento di nervi, sangue e DNA cellulare (ovvero tutte le informazioni genetiche racchiuse nelle nostre cellule). La sua regolare assunzione previene anche l’anemia. La carenza nel nostro organismo può provocare un senso di stanchezza, debolezza e formicolio agli arti.
In una dieta vegana è indispensabile assumerla attraverso integratori facilmente reperibili sul mercato.
Non dimentichiamo le proteine
Ecco come potremmo contrastare la carenza di vitamina B12, che, ricordiamo, può manifestarsi anche se non si segue un’alimentazione vegana. Per ogni dubbio, è sempre meglio eseguire degli esami del sangue e consultarsi col proprio medico.
Per quanto riguarda invece le proteine, la questione è più semplice di quel che si pensa. Esse sono infatti contenute in moltissimi alimenti. L’essere umano ha bisogno di circa 1g di proteine per ogni chilogrammo di peso corporeo. Le proteine si trovano in molti alimenti di origine vegetale, sebbene in quantità minore rispetto alla carne: cereali (riso integrale, fiocchi d’avena), semi (i più usati sono i semi di chia e i semi di zucca), frutta secca (le mandorle tostate sono un must), legumi (fagioli e ceci), e ancora in derivati della soia quali tempeh e tofu e, in generale, nel latte vegetale. La difficoltà sta nell’assumere la giusta quantità di proteine senza eccedere con le calorie.
Un esempio pratico di alimentazione proteica vegetale
Colazione con pane integrale e burro di arachidi (da non sottovalutare anche i benefici dei fiocchi d’avena) e latte di soia, pranzo con patate al forno, yogurt di soia e due cucchiai di mandorle, cena a base di lenticchie e riso integrale. Con un menu simile a questo si assume un quantitativo di proteine coerente col fabbisogno giornaliero di una donna che pesa intorno ai 65 kg.
Integrare le proteine in un’alimentazione vegetale non è poi così difficile come si pensa. Ci vuole solo un po’ di attenzione e maggiore riguardo per il benessere del proprio organismo.
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