Il freddo di stagione ci spinge a rimanere piuttosto ritirati tra le mura domestiche e vorremmo che anche il nostro cane, spazi permettendo, fosse al riparo dalle intemperie.
Tuttavia, a volte, è proprio il nostro amico a 4 zampe a volersi estraniare e a dimostrarsi poco collaborativo. Punta le zampe o addirittura si siede e proprio non ne vuole sapere di entrare in casa.
È una situazione più comune di quello che si può pensare, perciò non mancano i suggerimenti su come possiamo aiutare il nostro cane se non riesce a superare questa paura.
Innanzitutto, è bene chiarire che non si tratta di un capriccio, quanto più probabilmente di un retaggio relativo ai suoi primi mesi di vita.
La paura del nuovo
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Soprattutto i cani che vengono adottati dalla strada riscontrano una maggiore difficoltà a fare questo passo, proprio per una mancanza di esperienza: temono il nuovo.
Avendo trascorso i primi mesi di vita, importantissimi per la loro formazione, perennemente all’aria aperta, non hanno mai imparato a vivere serenamente altri contesti, come appunto quello di un luogo chiuso.
Le superfici
Un’altra spinosa questione riguarda la diversa consistenza delle superfici.
Un cane abituato a vivere all’esterno e a sperimentare un certo tipo di terreno, potrebbe trovarsi molto più insicuro su un parquet o altra pavimentazione liscia che determina senso di instabilità.
I colori
Non solo la conformazione della superficie, ma anche il colore della stessa, per alcuni cani, potrebbe essere destabilizzante.
Infatti, il cane non percepisce le nostre stesse scale cromatiche, per cui non vede i colori con la stessa chiarezza con cui li possiamo osservare noi.
Tuttavia, è in grado di cogliere il passaggio di soglia grazie al salto di colore, ma è poi questa stessa abilità a potergli creare disagio, sempre perché rimanda a un senso di repentino cambiamento a cui probabilmente non è pronto.
Ecco come possiamo aiutare il nostro cane se non riesce a superare questa paura
Un altro fattore da tenere in considerazione è lo spazio.
Se il cane è sempre stato abituato a girovagare, senza quindi avere limiti, potrebbe vivere con disagio il pensiero di sistemarsi entro uno spazio chiuso.
L’importanza di mappare l’ambiente
Un semplice muro o una rampa di scale possono essere motivi di preoccupazione per l’animale domestico, in quanto sono ostacoli che non gli consentono di studiare adeguatamente l’ambiente.
La mappatura è per lui un momento fondamentale di raccolta di informazioni sulla base delle quali decidere poi come comportarsi.
Possibili soluzioni
Individuate le motivazioni che potrebbero spingere il nostro cane al rifiuto di entrare, possiamo sfruttare alcuni stratagemmi per provare a convincerlo.
Innanzitutto, è assolutamente vietato sgridarlo o strattonarlo, anche perché non faremmo che alimentare il trauma in corso.
I tappeti
Molto meglio, invece, potrebbe essere sistemare dei tappeti per cercare di ridurre l’impatto visivo della soglia o provare a prendere il cane in braccio per fargliela superare, avendo sempre cura di trasmettergli calma.
Il guinzaglio
In alternativa, possiamo ricorrere al guinzaglio e procedere in questo modo.
Dopo aver legato il cane, entriamo in casa noi per primi e, sempre cercando di comunicargli tranquillità, lasciamolo libero di studiare l’ambiente.
Dopo aver immagazzinato le informazioni che gli sono utili, sarà lui a decidere quando e come entrare.
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