Da giorni, in Valle d’Aosta è attivo un bando di sostegno, formativo ed economico, per chi intende aprire un’attività di impresa o libero professionale. Il riferimento è al “Bando Neoimpresa”, che si propone di promuovere lo sviluppo del capitale umano, sostenere le nuove attività, diffondere lo spirito imprenditoriale.
La misura si compone di 3 distinte azioni (step). Nella prima si riceve consulenza individuale, qualificata e gratuita, per apprendere i primi rudimenti di gestione aziendale e la stesura di un business plan dettagliato. All’avvio dell’attività, la seconda azione prevede la concessione di un sostegno economico. Infine il terzo step prevede una consulenza specialistica individuale nell’avvio dell’attività, per un tempo non inferiore ai 3 mesi.
Detta diversamente, quindi, ecco come ottenere 9.000 euro a fondo perduto per avviare un’impresa e cambiare vita nell’anno nuovo.
Vediamo quali sono i requisiti per ottenere 9.000 euro a fondo perduto
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Vediamo quali sono i requisiti di ammissione per il primo step, secondo il disposto dall’art. 4 del bando. È richiesta anzitutto la maggiore età, la residenza in Valle d’Aosta e l’essere disoccupati secondo la definizione di cui all’art. 2. Nel caso in cui le domande dovessero risultare inferiori allo stanziamento, la Regione coinvolgerà nella misura anche i non disoccupati.
Ancora, occorre non essere iscritti o essere iscritti con stato inattivo nel Registro delle Imprese e non avere già fruito di contributi per l’avvio di un’attività. Inoltre non bisogna svolgere (a nessun titolo) un ruolo di rappresentanza nella gestione di società. Infine non bisogna aver fatto parte, nei 12 mesi precedenti, di società il cui oggetto sociale o attività svolta è identica a quella da avviare.
Quali sono le attività ammesse a beneficio
Il Bando Neoimpresa riguarda tutte le attività di impresa, sia in forma imprenditoriale che come libera professione. Sono escluse le iniziative tese alla creazione di cooperative sociali, i settori pesca, acquacoltura e della produzione primaria in agricoltura e similari.
Sono inoltre escluse le attività per le quali non è prevista l’iscrizione al Registro delle Imprese e quelle degli agenti di commercio o procacciatori d’affari. Ancora, le attività riguardanti scommesse, case da gioco, lotterie e le iniziative che prevedono forme di avvio con contratto di affitto o subentro d’azienda.
A quanto ammontano i contributi?
Dopo la prima fase (quella della consulenza) e una volta che il neo imprenditore avrà avviato la sua attività (entro agosto 2022), arrivano i contributi. Questi sono a fondo perduto e ammontano a:
- 8mila euro per le neoimprese;
- 5mila euro per le nuove attività libero professionali.
Inoltre il bando sostiene le donne, incrementando di 1.000 euro gli importi di cui sopra.
I contributi sono concessi in regime “de minimis” e possono essere cumulati con eventuali ulteriori misure di sostegno a livello nazionale.
Ecco come ottenere 9.000 euro a fondo perduto per avviare un’impresa e cambiare vita nell’anno nuovo
Sul portale istituzionale è presente sia la delibera della Giunta regionale (1003/2021) sia il modulo di ammissione per la prima fase. Le domande saranno ammesse in ordine cronologico di arrivo, a partire dalle ore 14.00 del 14 dicembre e fino ad esaurimento dei posti (26 in tutto).
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