La dieta mediterranea è un modello alimentare che si è sviluppato in Spagna, Italia e Grecia durante gli anni Sessanta. Ed è stata inserita nella lista dei patrimoni immateriali dell’umanità nel 2010. Pone al centro del regime alimentare frutta, verdura e cereali, cioè prodotti la cui qualità è molto elevata nei Paesi del bacino mediterraneo. È associata alla riduzione della mortalità causata da cancro, ipertensione, malattie cardio e cerebrovascolari. È inoltre ritenuta fondamentale per combattere l’obesità sia adolescenziale che in età adulta.
Punto di riferimento
Indice dei contenuti
Una dieta che mantenga in salute il nostro organismo e che ci aiuti nella prevenzione delle malattie dovrebbe avere principi nutrizionali importanti ed equilibrati. Il problema di base è quello della malnutrizione. Questo rende vane le campagne di sensibilizzazione in favore della prevenzione contro l’insorgere di malattie degenerative non trasmissibili. L’obiettivo delle organizzazioni governative è duplice perché consiste nella riduzione delle morti premature, causate dalla scarsa qualità della dieta adottata e dalla sostenibilità dei vari sistemi sanitari. Ecco come nasce la dieta mediterranea soprattutto con l’idea di un equilibrio nutrizionale, che dovrebbe avere una bassa densità calorica.
Gli studi più importanti hanno stabilito che frutta e verdura consumate in quantità consistenti sono fondamentali per raggiungere questo equilibrio grazie alla presenza di fibre, micronutrienti e antiossidanti. Per stabilire la quantità di frutta e verdura da assumere giornalmente, la scienza ci ha fornito uno strumento che si chiama MAI ossia Indice di Adeguatezza Mediterranea. È il rapporto tra le chilocalorie che frutta, verdura, cereali e ortaggi ci danno tutti i giorni sia nel consumo isolato sia come accompagnamento di carne e pesce. Se questo indice risulta molto basso, dovrebbe essere maggiore il rischio di malattie degenerative.
Ecco come nasce la dieta mediterranea e perché farla è così importante per garantirci salute, prevenzione e alta qualità della vita
I benefici che frutta e verdura danno al nostro organismo dipendono in buona parte dalla presenza di alcune molecole dette bioattive. Non era chiaro fino a poco tempo fa il tipo di ruolo che questi elementi di natura chimica dovessero avere nella ricerca di un equilibrio nutrizionale. Oggi si tende a riconoscere a queste molecole un ruolo importante nell’attivazione di alcuni meccanismi cellulari. Si tratta di alfa e beta carotene contenuti tra gli altri nelle carote e negli spinaci, nei polifenoli come i flavonoidi che si trovano nel cacao, nei frutti rossi, nella frutta e nella verdura in genere. Gli effetti positivi sono riscontrabili nel consumo di questi alimenti, mentre rimangono incerti gli effetti positivi degli integratori. Alcune di queste molecole bioattive contenute nelle brassicacee come broccoli, cavolo e cavolfiore, sembrerebbero attivare dei meccanismi cellulari fondamentali nella prevenzione di determinati tumori.
Si tratta comunque di garantire sempre un certo equilibrio. Gli elementi antiossidanti, per esempio, sono considerati basilari in campo nutrizionale e cosmetico per contrastare l’azione dei radicali liberi e l’invecchiamento. Eppure gli studi effettuati finora non hanno comprovato questa convinzione. Anzi, alcune vitamine liposolubili potrebbero essere pericolose per l’organismo se assunte in quantità eccessive.
Lettura consigliata