Ecco come investire più di 100.000 euro a 16 mesi e guadagnare più del buono o conto deposito

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Le tensioni del Governo e l’inflazione alle stelle stanno rialzando i rendimenti sul reddito fisso. Ad esempio dal 6 luglio sono aumentati i rendimenti offerti da tutti i buoni fruttiferi postali. Parimenti si registrano ritocchi all’insù sia su alcuni conti deposito che i titoli di Stato.

Quest’ultimi, in particolare, stanno vivendo una stagione d’oro. I prezzi sul mercato stanno crollando facendo innalzare i rendimenti. Un discorso che vale per tutte le scadenze, da quelle cortissime a quelle medie e lunghe.

Tuttavia, bisogna sempre scindere tra rendimento lordo, netto e reale. Mentre il primo non considera le tasse e il secondo sì, il rendimento reale si ottiene anche al netto dell’inflazione. Pertanto è evidente che si tratta spesso di guadagni insufficienti a coprire il carovita, che ha raggiunto ormai livelli senza precedenti. In sostanza il reddito fisso oggi consente di limare le perdite in conto capitale e stop.

Ecco come investire più di 100.000 euro a 16 mesi e guadagnare più del buono o conto deposito

Per l’investitore è importante sia il rendimento sia la certezza del capitale a scadenza. Anzi si potrebbe dire che chi opta per il reddito fisso in genere ha più a cuore l’integrità del capitale. Cioè evita di esporsi ai rischi legati agli investimenti rischiosi pur di andare sul sicuro. Tuttavia, spesso il prezzo da pagare sarà in termini di perdita del potere d’acquisto e/o di minori rendimenti.

Ora, vi sono strumenti come il conto corrente o il conto deposito che offrono certezza del capitale fino a 100mila euro di giacenza. In linea teorica potrebbero sorgere problemi per importi eccedenti queste soglie.

Invece gli strumenti di investimento come i buoni fruttiferi e i BTP godono della garanzia dello Stato. Se aggiungiamo la considerazione che i loro rendimenti sono risaliti, il discorso diventa ancora più interessante.

Il BTP con scadenza novembre 2023

Prendiamo in considerazione il BTP con codice ISIN IT0005482309, emesso il 28 gennaio 2022 e con scadenza al 28 novembre 2023. La durata residua è pertanto pari a 1,37 anni, ossia tra poco più di 16 mesi. Il titolo potrebbe essere una buona soluzione per parcheggiare a brevissimo termine un capitale rilevante.

Il bond ha cedola nominale dello 0,00% ma rendimento lordo positivo grazie al prezzo di mercato. Al momento in cui scriviamo scambia infatti a 98,30 centesimi, per un rendimento effettivo netto annuo dell’1,098%. Pertanto, ecco come investire più di 100.000 euro a 16 mesi e guadagnare di più rispetto a un buono postale o a un conto deposito, anche vincolato.

Ricordiamo infatti che sia i BTP sia i buoni godono di una tassazione agevolata al 12,50%. Invece sul conto deposito la tassazione è pari al 26% e va calcolata anche l’imposta di bollo (tranne eventuali promozioni dell’intermediario).

Ancora, i bond si possono liquidare anzitempo laddove le condizioni di mercato dovessero migliorare prima della scadenza. Per i buoni, invece, l’incasso degli interessi è previsto solo insieme al rimborso del buono.

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