Ecco come investire 10.000 euro sul BTP Futura 2028 e guadagnare il 6,8% a scadenza senza tenere i soldi fermi sul conto

bond

Nel novembre del 2020 il Tesoro ha emesso il BTP Futura 2028, un titolo un po’ caduto nel dimenticatoio degli analisti. La cedola lorda nominale dei primi 3 anni del titolo, infatti, è alquanto risicata. Inoltre neanche la cedola media ponderata risulta allettante più di tanto.

Tuttavia, un paio di elementi rendono il titolo potenzialmente valutabile da chi ha una propensione al rischio quasi nulla. Vediamo quali sono, dunque ecco come investire 10.000 euro sul BTP Futura 2028 e impiegare i risparmi sul conto.

In merito BTP Futura 2028

Questo bond è stato emesso tra il 9 e il 13 novembre 2020 e si è trattata della seconda emissione della famiglia dei BTP Futura. Un titolo nato per raccogliere il risparmio degli italiani e usato a rimarginare le ferite economiche e sociali generate dalla pandemia.

Il bond ha codice ISIN IT0005425761 e ha raccolto risparmi per un ammontare pari a 5,711 miliardi di euro. Il BTP stacca due cedole annue semestrali alla data del 17 novembre e 17 maggio di ogni anno, fino a scadenza. Quest’ultima è fissata al 17 novembre del 2028, ossia tra 6 anni, 8 mesi e 8 giorni. A quella data i risparmiatori riceveranno il rimborso del capitale e l’ultima cedola semestrale.

Invece ai soli risparmiatori della prima ora andrà anche il premio fedeltà (minimo 1% e massimo 3%). Ricordiamo che il premio sarà pari alla crescita media del PIL nominale annuo durante gli 8 anni di vita del bond.

Ecco come investire 10.000 euro sul BTP Futura 2028 e guadagnare il 6,8% a scadenza senza tenere i soldi fermi sul conto

I BTP Futura sono del tipo step-up, ossia tassi fissi e crescenti nel tempo, al passaggio da una finestra temporale alla successiva. I tassi sono noti a priori e nel caso del BTP Futura 2028 sono pari a:

  • 0,35% dal primo al terzo anno;
  • 0,60% dal quarto al sesto anno;
  • l’1% al settimo e all’ottavo anno.

Quindi il bond ha finora staccato solo lo 0,35% del primo anno, pari allo 0,3045% netto. Nel frattempo ha maturato un rateo lordo di quasi lo 0,11%, dal 17 novembre ad oggi.

Infine, al momento in cui scriviamo il titolo scambia a 97,70 centesimi. Quindi per investire oggi 10mila euro nominali sul bond, servono circa 9.781 euro (rateo incluso), oltre alla commissione all’intermediario.

Meglio tenere i soldi fermi sul conto o provare a guadagnare fino al 7% lordo?

Pertanto, un primo guadagno a scadenza è dato dal 2,3% del rimborso a 100 del BTP. Invece sul BTP Futura 2037 l’extrarendimento a scadenza al prezzo odierno rasenta circa il 10%.

Poi va sommato il flusso cedolare da oggi a scadenza, all’incirca un altro 4,5%. Il rendimento lordo totale oscilla sul 6,8%, niente di eccezionale, ma sempre positivo. Tuttavia, acquistando il titolo a un prezzo più basso dell’attuale il rendimento totale salirebbe ancora. Ad esempio un paio di settimane fa il titolo ha scambiato a 95 centesimi.

Il secondo elemento da considerare è infine la scadenza intermedia del bond: né lontana, né vicina.

Per il risparmiatore avverso al rischio e fiducioso di non aver bisogno di quei 10mila euro a medio termine, potrebbe sorgere un dubbio. Ossia è meglio sopportare i costi che la giacenza sul conto comporta (inflazione, tenuta conto, imposta di bollo) o limitare i danni? Ovviamente la risposta è strettamente personale e varia da risparmiatore a risparmiatore.

Approfondimento

Gli interessi a 4 anni di questo buono fruttifero postale restano ancora i più ricchi sul breve e medio termine.

Consigliati per te