A volte verrebbe da dire che non tutti i mali vengono per nuocere, almeno sotto certi punti di vista. Ad esempio l’inflazione, il caro energia e la crisi di Governo hanno rialzato lo spread e quindi la sfiducia verso il debito pubblico italiano.
In simili circostanze succede che il mercato, i risparmiatori, pretendono maggiori interessi per prestare i loro soldi al debitore. Nel caso dello Stato italiano vuol dire che il Tesoro deve riconoscere maggiori cedole sulle obbligazioni emesse. Ancora, deve aumentare anche i rendimenti offerti sul risparmio postale. Al riguardo, ecco come investire 10.000 euro alle Poste da 1 a 3 anni tra buoni fruttiferi oppure sul libretto postale.
Mesi di novità grazie ai continui rialzi
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Sul fronte del risparmio postale Cassa Depositi e Prestiti (CDP) ha introdotto diverse novità sin dall’inizio dell’anno. In pratica si è avuto un progressivo rialzo dei rendimenti sui prodotti sottoscrivibili in Poste, ossia i libretti e i buoni postali.
Ricordiamo che in entrambi i casi l’emittente è CDP, un’Istituzione finanziaria controllata dal MEF, il Ministero dell’Economia e Finanze. Poste Italiane è solo l’intermediario incaricato della loro distribuzione finale, via web e tramite la rete degli sportelli postali.
Le due famiglie di prodotti finanziari non prevedono costi di apertura (il libretto) o sottoscrizione (i buoni), gestione e chiusura/rimborso finale. Inoltre godono della garanzia dello Stato sui risparmi depositati e la tassazione è agevolata (oltre all’imposta di bollo, laddove applicabile).
Ecco come investire 10.000 euro alle Poste da 1 a 3 anni tra buoni fruttiferi e offerta Supersmart
A luglio CDP ha rivisitato al rialzo la struttura dei rendimenti offerti ai risparmiatori. Pertanto oggi questi strumenti sono relativamente più allettanti. Vediamo come potenzialmente sceglierli in base alla durata di un ipotetico investimento da 10mila euro.
Sull’orizzonte temporale dei 12 mesi, la soluzione più conveniente è quella che rimanda all’offerta Supersmart 360 giorni. Il prodotto è riservato ai titolari di libretto Smart e permette di ottenere un interesse maggiore a scadenza sulle somme vincolate. Al riguardo, il tasso di interesse annuo lordo a scadenza è pari all’1,00%.
Sulla scadenza a 2 anni il buono fruttifero più remunerativo è il buono ordinario. Dura complessivamente 20 anni, ma offre piena possibilità di rimborso anticipato (al pari degli altri prodotti). Gli interessi sono fissi e crescenti nel tempo e riconosciuti dopo 1 anno dall’acquisto e poi ogni bimestre, insieme al rimborso del buono. In particolare, il rendimento effettivo annuo lordo alla fine del 2° anno di possesso del titolo è dello 0,55%.
Sulla nostra scadenza più lunga, ossia 3 anni, si lascia preferire il buono 3 anni Plus. Il rendimento effettivo annuo lordo alla fine del 3° anno è pari all’1,00%.
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