Tra le piante più spettacolari che dominano sui davanzali ci sono sicuramente le magnifiche orchidee. Sono fiori dai colori sgargianti che ci ipnotizzano alla vista e che chi ha il pollice verde non può non amare. La loro bellezza ha però un prezzo: la delicatezza e le costanti attenzioni necessarie per farle sopravvivere.
Oltre al concime e alla posizione preferita, è di grande importanza il ruolo rivestito dalle innaffiature. Le giuste dosi d’acqua sono fondamentali per la vita della nostra orchidea. Le scarse irrigazioni potrebbero portare le radici a seccare; al contrario, troppa acqua le farebbe marcire. In entrambi i casi la nostra piantina morirà inevitabilmente.
Per garantire il giusto apporto idrico all’orchidea esistono differenti metodi. Nel periodo primaverile o anche adesso, in cui le temperature iniziano ad alzarsi, la tecnica migliore potrebbe essere quella che mostreremo nelle prossime righe.
Dall’alto o tramite immersione
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Prima di illustrare il nostro metodo, spiegheremo due sistemi comunque efficaci per innaffiare le orchidee. Il primo è molto semplice e consiste in un’irrigazione dall’alto. Muniamoci di un innaffiatoio, preferibilmente col beccuccio lungo, e innaffiamo direttamente nel terreno.
Facciamo attenzione a non bagnare le foglie o il colletto, altrimenti rischieremo di far marcire tutto. Questa tecnica è utile per le orchidee messe a dimora in un terriccio particolarmente drenante, come quello sabbioso.
L’altro sistema, forse il più conosciuto, consiste nell’immersione completa della pianta. Si lascia in ammollo l’orchidea nel lavandino, con l’acqua che arriva all’incirca all’altezza del vaso. Aspettiamo un quarto d’ora, poi togliamo la piantina e la scoliamo bene. Per questo approccio è da preferire l’acqua tiepida e demineralizzata; inoltre, assicuriamoci che il vaso abbia un foro di scolo.
Ecco come innaffiare correttamente le orchidee con la tecnica segreta dei vivaisti per mantenerle in vita evitando secchezza e marciume radicale
Entrambe queste tecniche sono perfette per il periodo più caldo. Invece, quando le temperature sono in aumento ma non ancora bollenti, vi sarebbe un altro sistema altrettanto semplice ed efficace per irrigare le piantine.
Col cambio di temperatura e il graduale rialzo termico, potremmo dissetare le orchidee con il metodo della mezza immersione. Ma cosa significa?
È un procedimento molto simile all’immersione totale, ma che prevede meno acqua. Come spiegato in precedenza, dovremo sistemare la nostra pianta in una bacinella o nel lavandino. Questa volta, però, la immergeremo solamente in qualche centimetro d’acqua.
In alternativa potremmo riempire direttamente il sottovaso, lasciando la pianta in immersione per circa mezz’ora prima di rimetterla a posto. Ecco come innaffiare correttamente le orchidee, facendo sì che assorbano solamente il giusto quantitativo di acqua a disposizione.