Ecco come impegnare 6.000 euro a 4 anni tra un buono in Poste o un BTP sotto cento e possibile sorpresa finale

buono

L’attuale ondata di vendite sui titoli di Stato sta rendendo relativamente interessanti i loro rendimenti. Ieri, ad esempio, il rendimento lordo sul decennale ha toccato il 2,25%, un livello che non si vedeva da molti mesi.

Tuttavia, si tratta pur sempre di rendimenti insufficienti a fronteggiare l’attuale d’inflazione. Tra costi, tasse e inflazione oggi il reddito fisso consente solo di limare le perdite in termini reali.

Premesso ciò, ecco come impegnare 6.000 euro a 4 anni tra un buono o un titolo di Stato che oggi scambia sotto cento.

4 anni risparmiosemplice

Sul breve-medio periodo, tra i prodotti emessi da Cassa Depositi e Prestiti il buono 4 anni risparmiosemplice si lascia apprezzare. Al rispetto di alcune condizioni, infatti, consente di raddoppiare il rendimento finale.

Il buono dura 4 anni ma è rimborsabile in qualunque momento. Si può sottoscrivere solo se si attiva un Piano di risparmio e il rendimento annuo lordo standard a scadenza è dello 0,25%. Tuttavia, è possibile ottenere un rendimento premiale a scadenza al raggiungimento di minimo 24 sottoscrizioni. In tal caso il rendimento raddoppia e passa allo 0,50% lordo annuo (lo 0,4375% netto).

Se invece si punta al maggior rendimento a scadenza, il titolo oggi più generoso è il buono 5X5 (abbiamo già visto quanto si guadagna sulle varie scadenze).

Dunque, al raggiungimento di 24 sottoscrizioni lo strumento consente di guadagnare il 2% lordo in 4 anni. Sfruttando il simulatore presente sul portale, scopriamo che il montante finale sarebbe di 6.105,79 euro (non è considerata l’imposta di bollo).

Ancora, oltre alla massima flessibilità di rimborso, il prodotto non prevede costi (salvo oneri fiscali) ed è esente da imposta di successione.

Ecco come impegnare 6.000 euro a 4 anni tra un buono in Poste o un BTP sotto cento e possibile sorpresa finale

I risparmiatori leggermente propensi al rischio potrebbero anche considerare un BTP pari durata.

Consideriamo ad esempio il BTP con codice ISIN IT0005437147, emesso il 1° marzo dello scorso anno e con scadenza al 1° aprile del 2026. Il bond offre una cedola dello 0,00% e ieri ha chiuso gli scambi a 95,05 centesimi. Sotto certi aspetti ricorda i bond zero coupon.

Al prezzo attuale il rendimento effettivo netto annuo è pari all’1,124%, ossia un rendimento quasi triplo rispetto a quello del buono. In altri casi le quotazioni sotto cento consentono anche di guadagnare il 10% o il 20% sicuro, ma a scadenza.

Quindi il guadagno su questo titolo sarebbe dato dalla differenza tra l’uscita iniziale (5.703 euro più commissioni bancarie) e l’incasso finale. Il rimborso a 100, ossia 6mila euro finali, è sicuro solo a scadenza.

Nel frattempo il prezzo del titolo fluttuerà secondo le dinamiche del mercato. Per cui potrebbe essere che tra 12 mesi il bond scambi a 93 così come potrebbe arrivare a 100 un anno prima della scadenza. Quest’ultima sarebbe una gradita sorpresa per il risparmiatore, che potrebbe uscire dall’investimento un anno prima del previsto.

Approfondimento

Attenzione alla scadenza di questi buoni fruttiferi postali perché si perdono soldi e interessi se non rimborsati entro questi termini

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