Ecco come guadagnare quasi 4.000 euro sui buoni fruttiferi postali investendo solo 10.000 euro

buoni fruttiferi postali

Con l’inflazione alle stelle è divenuto quasi un lusso detenere soldi in forma liquida, ossia non investiti. Mille euro depositati lo scorso 1° gennaio potrebbero diventare 950 euro già alla fine dell’anno e per il solo effetto inflazione. Poi vanno aggiunti gli eventuali costi di tenuta conto e la possibile imposta di bollo per le giacenze medie superiori ai 5mila euro.

Fatte le premesse, è facile intuire quanto sia oggi onerosa la preferenza per la liquidità. Per stimare meglio questi costi, ecco quanto valgono 10mila euro sotto il materasso dopo appena 2 anni.

Certezza e rendimento del capitale investito

L’aumento dell’incertezza sui mercati finanziari (non ultimo il conflitto in Ucraina) porta i risparmiatori a prediligere gli strumenti “certi”. Si tratta di un termine dietro cui si celano diverse considerazioni, spesso così riassumibili:

  • certezza del capitale (nel mentre e a scadenza);
  • piena disponibilità del capitale nel periodo dell’investimento;
  • presenza di un rendimento.

Si tratta di legittime aspirazioni che cozzano tuttavia con un principio semplice ma assai crudele: rischio e rendimento si muovono insieme. Pertanto se le preferenze vanno verso la certezza e la disponibilità del capitale, bisogna limare le attese sul rendimento. E viceversa.

In più veniamo da anni di politiche monetarie espansive (in parte spiegano anche l’attuale l’inflazione) che hanno molto compresso i rendimenti sul reddito fisso.

Ecco come guadagnare quasi 4.000 euro sui buoni fruttiferi postali investendo solo 10.000 euro

Per aumentare in valore assoluto il guadagno, una possibile strategia potrebbe essere quella di allungare la durata dell’investimento. Consideriamo in questa sede una possibile sottoscrizione di buoni fruttiferi postali (BFP). Al riguardo abbiamo già visto qual è il ventaglio completo di questi prodotti, a disposizione dei risparmiatori.

Questi strumenti offrono la certezza assoluta del capitale durante tutto il periodo di maturazione. Inoltre maturano interessi dal primo giorno di sottoscrizione, mentre sono riconosciuti per le sole finestre temporali interamente concluse.

Infine godono di una tassazione agevolata al 12,50% e non prevedono costi di acquisto, gestione e rimborso. Anche questi due aspetti sono molto importanti perché riducono all’osso le spese connesse al loro possesso.

In questo caso si arriva a guadagnare quasi 4.000 euro

In compenso i guadagni assoluti finali lasciano a desiderare. Sfruttando il simulatore presente sul portale di Poste abbiamo visto quanto rendono 10mila euro su tre BFP di lunga durata. Vale a dire il buono 4X4, il buono ordinario e il buono 5X5 (non consideriamo i buoni dedicati ai minori).

I valori di rimborso netto finale partono dai 10.540,08 euro del buono ordinario per arrivare ai 13.945,77 euro del buono a 25 anni. Il montante del prodotto intermedio, invece, è pari a 11.111,18 euro. Dunque, ecco come guadagnare quasi 4.000 euro sui buoni fruttiferi postali.

Infine precisiamo che i valori non considerano l’imposta di bollo, da applicare secondo la normativa vigente.

Approfondimento

Gli interessi a 4 anni di questo buono fruttifero postale restano ancora i più ricchi sul breve e medio termine

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