Chi pensa che gli investimenti sul reddito fisso diano meno soddisfazioni economiche rispetto all’azionariato, questa volta dovrà ricredersi.
Abbiamo già illustrato in quali giorni del 2021 sarebbe stato più conveniente investire in BTP. Con riferimento al recente passato, invece, in questa sede tratteremo di un’emissione avvenuta a inizio 2019. Dopo circa 33 mesi, il bilancio di questo bond è alquanto positivo e lusinghiero. Detta diversamente, ecco come guadagnare il 50% in 3 anni e non temere neanche l’inflazione al 3%.
Il BTP 3,85% settembre 2049
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Nella prima metà di febbraio 2019, il MEF (Ministero Economia e Finanze) ha emesso il BTP Tf 3,85%, codice ISIN IT0005363111. Un bond a tasso fisso (Tf) di durata trentennale la cui scadenza è fissata al 1° settembre 2049. Le date di godimento sono pertanto il 1° di ogni settembre e marzo, per i restanti 28 anni (le cedole del 2021 sono già andate).
All’emissione, il Tesoro raccolse 13,342 miliardi di euro, circa 4,08 volte il capitale raccolto nell’ultima serie del BTP Futura.
Basterebbero già questi primi 2 dati per arrivare a trarre qualche prima conclusione. A fronte di una durata pari 2,5 volte in più del BTP Futura 2033 (30 anni contro 12), il capitale sottoscritto è stato nettamente superiore. Eppure il BTP a 30 anni non offre alcun premio fedeltà. Anzi sotto certi aspetti (tipo durata e duration) espone a maggiori rischi rispetto all’altro bond più corto.
Cedole e ratei, rendimenti e quotazione di mercato
Analizziamo il capitolo rendimenti di questo titolo di Stato.
La cedola annua è del 3,85% lordo (1,925% semestrale), pari al 3,368% netto (1,684% semestrale).
L’ultimo stacco è avvenuto il 1° settembre, pertanto il rateo attuale è pari a circa lo 0,882% lordo e lo 0,772% netto.
Veniamo alla quotazione di mercato e quindi al rendimento attuale del BTP. Al momento in cui scriviamo il titolo scambia a 147,65 centesimi. Questo vuol dire che il rendimento effettivo a scadenza lordo è pari a circa l’1,7% (e l’1,32% netto).
Sarebbero all’incirca gli stessi rendimenti del BTP Futura 2033 nel caso in cui il doppio premio fedeltà si avvicinasse al suo massimo. Per tutti i dettagli tecnici del bond a 12 anni rimandiamo al seguente link.
Ecco come guadagnare il 50% in 3 anni e non temere neanche l’inflazione al 3%
Davanti a cotanta “grazia” di cedole e quotazioni di mercato, è facile comprendere perché sia così felice chi lo ha acquistato in emissione. Potrebbe trattarsi del nostro vicino di casa, un collega di lavoro, un amico di famiglia o un semplice conoscente.
In poco meno di 3 anni ha già incassato un ricco flusso cedolare (poco più del 10,5% lordo). Inoltre nella sua breve esistenza c’è stato un anno (2020) in cui l’inflazione è stata addirittura negativa. La cedola si rivela anche una buona protezione contro l’attuale l’inflazione, salita al 3% ad ottobre su base annua. Infine la ciliegina sulla torta: l’attuale prezzo di 147,65 consentirebbe di portare a casa una ricchissima plusvalenza in neanche 3 anni!
Il semplice insegnamento che si può trarre da questa circostanza è che la scelta del prodotto giusto, al momento giusto, rende un investimento “azzeccato”. Ossia profittevole e redditizio nel lungo periodo.
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