Ecco come fare per pagare a rate con una carta di credito revolving

Ecco come fare per pagare a rate con una carta di credito revolving

La velocità degli scambi commerciali è cresciuta di pari passo alla diversificazione dei pagamenti digitali. Vivendo nell’epoca del tutto e subito anche il pagamento con carta, di norma, è immediato.

Ciò avviene pagando cash, con bancomat, con carta di credito, o prepagata. Ma se si volesse pagare con carta, addebitando il dovuto sul conto ratealmente?

La soluzione è la carta di credito rateale. Ecco come fare per pagare a rate con una carta di credito revolving. Noi di ProiezionidiBorsa ci siamo chiesti quale sia l’iter per richiederla alla banca o alla finanziaria.

Una carta di credito è un affidamento da valutare sempre con attenzione

Il presupposto per chiedere una carta revolving è l’apertura di un conto corrente o di un rapporto con l’istituto che la rilascia. In quanto è possibile chiederla ad un istituto e avere il conto corrente in un altro.

Di norma la domanda dovrà essere accompagnata dalla documentazione di reddito. Ovvero il Modello 730, il Modello Unico ed eventualmente, in presenza di una ditta individuale, un bilancio provvisorio. Ovviamente, la richiesta può essere presentata solo da coloro che sono “in bonis”, cioè che non hanno problemi di ritardi in altre obbligazioni rateali. Non devono essere protestati o essere iscritti in liste anomale, come la CAI, e soprattutto non devono avere revoche CAI carte.

Di seguito, ecco come fare per pagare a rate con una carta di credito revolving.

L’Iter istruttorio della concessione

L’istituto concedente, una volta che ha acquisito la documentazione, le informazioni delle banche dati esterne CR, CRIF, avvia l’istruttoria.

In realtà, i sistemi moderni di concessione del credito si basano sul cosiddetto “credit score”. In pratica è un sistema automatico di concessione che, basandosi sui documenti, assegna un punteggio. Quindi l’impiegato di banca, o lo stesso cliente sul sito web, inserisce i dati essenziali e fondamentali anagrafici e di reddito. In pochissime ore viene restituito l’esito.

Se negativo, in automatico parte una comunicazione per il cliente e per le banche dati esterne (CRIF). In caso positivo, si avvia il cosiddetto embossing (scrittura in rilievo dei numeri, del nome e della scadenza) e la segnalazione di concessione alle banche dati esterne. Dopo una decina di giorni, la carta, viene consegnata. Da quando viene rilasciata si ha l’autorizzazione a spendere. O meglio si ha l’autorizzazione a girare con un prestito in tasca pronto per l’uso.

Approfondimento

L’assegno va pagato per questo motivo anche se la banca non protesta

 

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