Capita a tutti di non trovare il telefono. Lo si lascia da un amico, in un locale o finisce in qualche angolo dove non è visibile in casa o in macchina. Non per forza, dunque, diventa preda di malintenzionati.
Ci sono casi dove, tra l’altro, non è sufficiente la geolocalizzazione. Si immagini, ad esempio, di voler cercare un telefono segnalato all’indirizzo della propria abitazione, ma che magari è finito sotto il cuscino di un divano o nascosto in un ripostiglio.
In questi casi si sceglie di chiamarlo, ma accade sia silenzioso. E allora, che si fa? C’è un metodo per superare questo problema. E allora ecco come far squillare un telefono perso anche se è in modalità Silenzioso.
Nel caso di un telefono Android sarà sufficiente andare all’indirizzo preposto. Nella colonna di sinistra si dovrà cliccare sulla voce Sicurezza. Sulla parte centrale dello schermo bisognerà scorrere fino a quando non si troverà la dicitura “I tuoi dispositivi”. Qui è presente la possibilità di selezionare “Trova un dispositivo smarrito”.
Ecco come far squillare un telefono perso anche se è in modalità Silenzioso e la geolocalizzazione non basta
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Si aprirà, dunque, una lista con tutti i dispositivi che sono associati all’account Google. Nella lista si dovrà, ovviamente, individuare il telefono che si sta cercando. Sulla destra della sua riga si troverà una freccia. Bisognerà cliccarci su e si avrà accesso ad una pagina in cui si troveranno diverse informazioni.
Sulla destra si vedrà una mappa con la geolocalizzazione. Sulla sinistra, invece, si noteranno una serie di informazioni e voci selezionabili. Dall’ultimo rilevamento, allo status della rete, alla percentuale di carica di batteria.
Per quello che è l’intento di ricercare un telefono perso che è in modalità Silenzioso, facendolo squillare, bisognerà selezionare Riproduci Audio. Si dovrà selezionare e anche qualora il telefono sia in modalità Silenzioso il telefono squillerà per 5 minuti.
In tal modo si potrà subito rilevare se il telefono è in casa e, grazie alla provenienza del suono, anche stabilire il punto esatto in cui andare a cercarlo. Anche qualora fosse finito sotto il divano. O se, viceversa, è il caso di andarlo a cercare in macchina.
Qualora, invece, la geolocalizzazione riporti come posizione quella dell’indirizzo di lavoro o di casa di un amico, si dovrà ripetere l’operazione in loco.
Una procedura molto utile da conoscere e da utilizzare per qualsiasi evenienza. Anzi sarebbe opportuno testarla, per capire se c’è eventualmente qualcosa da impostare per farla funzionare al meglio.
La procedura è simile anche per chi avesse un iPhone, sfruttando la funzionalità “Trova il mio iPhone”. Si tratta di opportunità per qualcuno non note e che tutti dovrebbero apprendere. Un po’ come la possibilità di usare delle app che consentono di ritoccare con pochi passaggi le foto fatte con lo smartphone. Ed è il caso di Snapseed.
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