In caso di lavori di ristrutturazione in condominio, o in edifici vicini, il rumore può essere davvero insopportabile. Soprattutto, in certe fasce orarie oppure di sabato e di domenica. La legge, però, consente, in certi di casi di fermare questi rumori fastidiosi, ecco come.
Il Bonus 110% ha consentito a moltissimi italiani di intraprendere lavori e ristrutturazioni per le proprie abitazioni necessari, ma rimandati, anche da molto tempo. In molti nei mesi estivi hanno ultimato i progetti di ristrutturazione e, in questi mesi, stanno effettuando i lavori. è importante sia per chi effettua i lavori sia per chi vive lì vicino, sapere che esistono delle regole da rispettare quando si conferisce mandato alla ditta di costruzioni. Quello di effettuare lavori e ristrutturazioni è, certamente, un diritto del proprietario dell’immobile. Il codice civile prevede, però, che questo diritto vada esercitato in modo corretto e rispettando il quieto vivere altrui.
Chi produce rumori fastidiosi, che superano la normale tollerabilità, rischia, di dover risarcire gli eventuali danni prodotti. Il codice civile, all’articolo 2043, prevede che chi causa ad un altro un danno ingiusto deve risarcirlo. Gli esempi applicativi di questo principio sono molteplici. La Cassazione, di recente, ha infatti spiegato che il passeggero di un veicolo coinvolto in un incidente può chiedere il risarcimento dei danni alla salute che ha subito. E può farlo rivolgendosi direttamente e immediatamente all’assicurazione in modo semplice.
Le immissioni fastidiose
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Un altro esempio, è quello del risarcimento del danno che può chiedere il dipendente in caso di lavoro eccessivo oppure troppo stressante. Infatti, in questi casi, lo stress può causare danni alla salute del lavoratore che sono pienamente risarcibili. Ancora la Cassazione, con la sentenza 6136, ha spiegato che anche i rumori fastidiosi da lavori e ristrutturazioni possono causare dei danni ingiusti ai vicini che li subiscono. Questi danni sono del tutto risarcibili e i vicini possono chiedere la sospensione dei rumori stessi. Dunque, ecco come far cessare i rumori fastidiosi da lavori quando eccedano la normale tollerabilità.
La Cassazione ricorda come l’articolo 844 del codice civile disciplina le immissioni. In particolare, prevede che il proprietario non può impedire le immissioni di fumo o calore, le esalazioni, i rumori e altre propagazioni che provengono dai fondi vicini. Questo quando queste immissioni non superano la normale tollerabilità. La Cassazione, nella sentenza richiamata, spiega proprio che cosa sia la normale tollerabilità. Secondo i giudici la normale tollerabilità delle immissioni non è un concetto fisso, cioè non c’è una definizione che valga sempre. Infatti, dipende strettamente dalle condizioni di luogo e di tempo.
Ecco come far cessare i rumori fastidiosi da lavori e ottenere il risarcimento del danno
Classico è il caso di lavori di ristrutturazione che iniziano la mattina eccessivamente presto, oppure sono effettuati durante le notte. Se questi lavori avvengono nella campagna presso un casolare isolato, ovviamente, non ci saranno problemi. Questo perché in base alla condizione dei luoghi non rischiano di disturbare. Mentre si pensi a ristrutturazioni effettuate in un appartamento in città durante la notte. In questi casi il giudice valuterà la condizione del luogo, cioè una città densamente popolata, e quella di tempo, cioè la notte. Da qui potrà condannare il proprietario di casa alla sospensione dei lavori nelle fasce orarie inappropriate, e eventualmente liquidare il danno che ha arrecato ai vicini.