Oltre alla mini riforma delle pensioni, il Governo guidato dalla premier Giorgia Meloni nella manovra ha adottato pure altri provvedimenti. A partire da quelli legati direttamente e indirettamente al lavoro.
Per esempio, c’è il taglio al cuneo fiscale, che garantirà anche nel 2023 un netto in busta paga più alto ai lavoratori dipendenti. Così come, indirettamente, pure la revisione del reddito di cittadinanza, a partire dal prossimo anno, imporrà ai percettori di trovare un’occupazione.
Ecco come dal prossimo anno lavorare sarà più facile. Anche grazie al ritorno dei voucher
Indice dei contenuti
A tal fine, i datori di lavoro che assumeranno percettori di reddito di cittadinanza potranno avvantaggiarsi per un anno della decontribuzione al 100%. Ovverosia, non pagheranno i contributi INPS con un Bonus massimo pari a 6.000 euro.
Inoltre, ecco come dal prossimo anno lavorare sarà più facile. Perché dal 2023, dopo parecchi anni, tornano i voucher. Per regolamentare l’occupazione saltuaria, occasionale e anche stagionale. Aboliti ai tempi del Governo Gentiloni, infatti, l’Esecutivo Meloni a partire dal 2023 introdurrà di nuovo i buoni lavoro.
Un ritorno che, inoltre, vedrà il raddoppio della soglia di reddito da lavoro occasionale. Ovverosia, a 10.000 euro annui. Anziché i 5.000 euro di soglia fissata per i voucher in passato prima della loro abolizione. Per esempio, per quel che riguarda l’utilizzo dei voucher, a partire dal prossimo anno le imprese agricole potranno tornare a reclutare i lavoratori stagionali. Proprio con i buoni lavoro.
Novità anche per il congedo parentale per la madre lavoratrice
Per le madri impiegate, inoltre, dall’ultima revisione della bozza della manovra finanziaria emergono importanti novità per quel che riguarda il congedo parentale. Con un mese aggiuntivo fino al sesto anno di vita del bambino. E con la percentuale della retribuzione che aumenterà sensibilmente passando dal 30% all’80%.
La misura entrerà in vigore dal prossimo anno. Ovverosia, a favore di tutte le madri lavoratrici che, a partire dalla data dell’1 gennaio del 2023, avranno cessato il periodo della maternità obbligatoria.
Tre punti di taglio al cuneo fiscale per i lavori dipendenti, ecco come dal 2023
Tornando al taglio del cuneo fiscale, la riduzione complessiva sarà di tre punti. Ovverosia, sono confermati e prorogati per il 2023 i due punti di taglio al cuneo fiscale introdotti dal Governo guidato da Mario Draghi. Per soglie di reddito fino a 35.000 euro. Mentre il punto aggiuntivo di riduzione del cuneo fiscale andrà a vantaggio dei lavoratori fino a un reddito annuo pari a 20.000 euro.