Gli Italiani hanno la pasta e nessuno vorrà insegnare loro il modo migliore per cuocerla. Allo stesso modo, i Paesi orientali hanno il riso ed è meglio prendere qualche buon consiglio dal loro modo di cuocerlo. Allora ecco come cuocere nel modo migliore il riso secondo l’antica tradizione giapponese.
La tradizione orientale giapponese
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Oggi se si volessero avere dei consigli riguardo all’alimentazione per avere dei benefici sulla salute, certamente si andrebbe dal nutrizionista. Nel Giappone antico vi era tutta una visione di vita che si basava sull’equilibrio delle forze della vita e che si rifletteva anche nel modo di cucinare. Il riso secondo questa tradizione era considerato il miglior alimento, e una lunga esperienza insegnava come cucinarlo al meglio.
Proprietà del riso
Secondo l’antica tradizione giapponese, oggi nota al Mondo come macrobiotica, il riso è il cereale più salutare. Non tanto per gli elementi che contiene ma perché possiede una più grande quantità di energia elettromagnetica o “Ki”. Il riso, infatti, trae energia affondando le sue radici nella terra, cresce nell’acqua, esposto all’aria e baciato dal sole che raffigura il fuoco.
Il riso è facile da digerire e fra quello bianco e quello integrale, quest’ultimo conserva un numero maggiore di elementi nutritivi. In Giappone il riso è anche utilizzato per produrre il miso, una tipica salsa vegetale, che serve a dare sapore a diverse pietanze.
Ecco come cuocere nel modo migliore il riso secondo l’antica tradizione giapponese
Scegliamo il riso integrale rispetto al bianco. Il modo migliore di cuocere questo prezioso cereale è a fiamma bassa, facendolo bollire lentamente. Si ottiene un gusto più dolce e più ricco, con i suoi elementi nutritivi che si salvaguardano meglio.
Ingredienti:
- 2 o 3 tazze di acqua;
- 1 tazza di riso integrale;
- 1 pizzico di sale marino integrale.
Preparazione
Puliamo il riso e mettiamolo sotto l’acqua del rubinetto per lavarlo. Quando l’acqua esce pulita abbiamo terminato il lavaggio, e si mette in pentola insieme all’acqua e al sale.
A fiamma media portiamo il riso in ebollizione e a quel punto abbassiamola, continuando la cottura per almeno un’ora. Manteniamo il coperchio sulla pentola durante la cottura senza toglierlo.
Una volta cotto si lascia riposare. Se il fondo è bruciato, allora la prossima volta bisogna aggiungere più acqua e tenere la fiamma ancora più bassa.
Il riso in questo modo trattiene al suo interno tutte le sue proprietà ed elementi utili, che invece si perdono quando si scola. Un’antica tradizione da cui c’è molto da imparare. Ecco anche la qualità di riso utile ad abbassare l’indice glicemico e facile da digerire.