Negli ultimi anni, ne abbiamo viste di tutti i colori. Prima la pandemia, poi i rincari sugli alimenti, sui carburanti per auto e, infine, sulla luce e sul gas. Insomma, sono stati tempi duri, ma adesso sembra che la situazione si sia ristabilita.
Certo, i prezzi, rispetto agli scorsi anni, sono aumentati e su questo non vi è alcun dubbio. Non possiamo fare altro che accettarli, anche se, per quanto riguarda i generi alimentari, l’aumento sarebbe dovuto ad altro.
Se, in un primo momento, si pensava alla guerra come motivo principale dei rincari, forse adesso dovremmo ricrederci.
In ogni caso, se questi aumenti sulla vita quotidiana bisogna accettarli, il discorso cambierebbe su quei rincari che dipenderebbero dai disservizi. Sicuramente, non è una situazione piacevole il pagamento di somme esagerate, a causa di malfunzionamenti, causati da tutto, fuorché da noi.
Questo accade, soprattutto, con il servizio dell’acqua, per cui sarebbero arrivate diverse segnalazioni all’Unione Nazionale dei Consumatori, la quale ha voluto dare una mano in merito alla questione.
Cosa fare se arriva una bolletta dell’acqua troppo alta?
La contestazione
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Come la bolletta della luce, bisogna conoscere anche le voci di quella dell’acqua, per interpretarla. La lettura di una bolletta, infatti, è importante per fare un confronto tra quello che avremmo dovuto pagare e quanto stiamo pagando, effettivamente.
Se ci rendiamo conto che la bolletta dell’acqua è troppo alta, potremmo fare un reclamo, a determinate condizioni.
Dunque, ecco come contestare una bolletta dell’acqua esagerata, qualora vi fossero problemi, come una perdita o un disservizio.
Quando si parla di disservizi, si fa riferimento ad una serie di problemi tecnici, che possono essere legati ad un malfunzionamento del contatore oppure ad errori nella voltura.
Tuttavia, il problema più grave sarebbe una perdita d’acqua, della quale potremmo non essere a conoscenza.
Ecco come contestare una bolletta dell’acqua esagerata in caso di perdita e malfunzionamento ma anche di disservizi
Se siamo stati “vittime” di queste problematiche, per prima cosa, bisognerebbe contattare il proprio gestore, tramite il servizio clienti, oppure inviando un reclamo nei canali appositi. Sarebbe il caso di essere più precisi possibili, nella spiegazione della problematica inerente alla contestazione.
In ogni caso, potremmo richiedere la depenalizzazione tariffaria, ossia la riduzione della somma sulla bolletta. Il gestore potrà rispondere attraverso una proposta di mediazione, che potrebbe comportare anche eventuali indennizzi.
Qualora non ricevessimo risposta o fossimo insoddisfatti della soluzione proposta, sarà possibile richiedere una procedura di accordo, tramite la conciliazione.
Comunque, per qualsiasi altra informazione o dettaglio sull’iter, consigliamo di consultare un esperto, in quanto quest’articolo è solo a titolo informativo.
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