Ecco come capire se ci truffano oppure no quando compriamo con lo sconto vestiti, elettrodomestici e mobili

vetrine, sconti

Su internet gira una foto, vera, molto divertente. Un negoziante ha messo un cartello con scritto: “1,50 euro cadauna. Offerta 3×5 euro”. Che se uno non fa due calcoli, si butta magari a comprare i tre oggetti a 5 euro, convinto di fare un affare. In questo periodo di prezzi alti, siamo alla ricerca dell’affare. Vogliamo comprare sì, ma a prezzi bassi. Anche se dovremmo diffidare da chi ci vende le cose a cifre così ribassate. Potrebbe essere una truffa, come se non bastassero quelle informatiche, come quando, ad esempio, ci minacciano di diffondere nostri video compromettenti. O come, tramite WhatsApp, provano a ingannarci mandandoci un semplice messaggio che ci pare innocuo, come nel caso di famose truffe.

Un motivo, insomma, c’è sempre. Ad esempio, in molte occasioni, durante il famoso Black Friday o nei saldi, rischiamo di essere ingannati. Quando ci offrono un capo scontato dell’80%, da un giorno all’altro, dobbiamo chiederci come mai. Ed ecco come capire se ci truffano oppure no.

Attenzione ai trucchi per indurci a comprare

Succede, infatti, che quando ci attraggono con un bel cartello col 50% di sconto, dovremmo indagare. Quanto costava realmente prima? Perché una delle strategie di qualche commerciante (non tutti, sia chiaro) è quella di gonfiare prima i prezzi. Ad esempio, se un costume da bagno costa 60 euro, con lo sconto del 50% diventa 30 euro, inducendoci a comprarlo. Però, se il prezzo di base viene gonfiato qualche settimana prima, ad esempio a 100 euro, noi, con lo sconto, lo pagheremo 50 euro. Convinti di aver fatto un affare mentre, in realtà, il vero sconto è stato non del 50% bensì del 16,66%. Una bella differenza. La Finanza aveva scoperto che il 72% di queste offerte era gonfiata alla base. E, tante volte, ci sono negozianti che mettono solo il prezzo scontato, senza dirti quanto fosse in origine.

Ecco come capire se ci truffano oppure no quando compriamo con lo sconto vestiti, elettrodomestici e mobili

Perché usano la percentuale per attirare? Non è casuale. Una delle domande più frequenti, su Google, è “come calcolare la percentuale”. La gente non lo sa fare automaticamente e, spesso, si fa raggirare. Dicono che si potrà usufruire di uno sconto del 20% se si compra un oggetto entro pochi minuti. Il che invoglia a far subito l’acquisto. Convinti di guadagnarci rispetto ad un sito concorrente, che lo offre ad un prezzo più basso, ma senza sconti.

Proviamo con un esempio. Se un libro costa 30 euro e in un sito concorrente lo vendono a 23 euro, la scelta cade ovviamente su quest’ultimo. Però, ecco che il primo venditore offre il 20% di sconto, ma se si acquista subito il libro, perché ci sono poche copie in offerta. Se non siamo abituati alle percentuali, saremmo indotti ad accettare, convinti di guadagnarci. Invece, no. Nel primo caso, infatti, con lo sconto del 20% il libro costerà 24 euro, ovvero 1 euro in più dei 23 del secondo.

Se una persona non avesse dimestichezza con le percentuali, potrebbe essere tratta in inganno. Come fare se non si ha a disposizione una calcolatrice? C’è un modo molto semplice per calcolare a mente lo sconto. In questo caso basterà moltiplicare il prezzo di partenza (30 euro) per lo sconto percentuale (20). Ovvero 30×20=600. E dividere per 100. In pratica 600/100=6. Quel 6 è lo sconto e 30-6 fa 24, facendoci subito capire che ci stavano raggirando. Quindi, ecco come capire se ci truffano o no quando facciamo un acquisto.

Lettura consigliata

Attenzione a finti volantini pubblicitari, buoni sconto inesistenti e siti fasulli se non vogliamo vederci sottrarre molti soldi con questa ingannevole truffa

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