Ecco come calcolare il prezzo giusto da spendere nell’affitto di una casa con uno stipendio di 1.200 o 1.800 euro 

contratto d'affitto

Per chi abita in affitto o sta pensando di farlo, un possibile dilemma è quello di conoscere la cifra “giusta” che bisognerebbe pagare ogni mese. Purtroppo non c’è una risposta univoca per tutti i casi, considerate le mille esigenze differenti per ogni inquilino.

Abbiamo già illustrato i 3 modi che permettono di risparmiare anche migliaia di euro sul canone d’affitto mensile. In questa sede, invece, useremo un semplice approccio matematico per calcolare la cifra massima che sarebbe meglio non oltrepassare. Presentiamolo subito, dunque, ecco come calcolare il prezzo giusto da spendere nell’affitto a seconda del proprio stipendio.

Prima regola: pianificazione

La regola madre da mettere in atto prima di una scelta importante è quella di pianificare per non pentirsi poi. Pensiamo al caso di chi intende cambiare abitazione per una sistemazione più centrale o periferica, con più spazio verde o più grande, etc. Oppure al caso di chi deve recarsi fuori sede per motivi di lavoro.

In generale, abbiamo già visto come andrebbe gestito lo stipendio per arrivare a fine mese senza debiti.

Quindi prima ancora di firmare un contratto d’affitto, è bene prendere carta e penna e stilare la lista delle spese. Volendo limitarsi alle voci di costo più importanti, abbiamo anzitutto la pigione e le spese condominiali mensili. Poi non dobbiamo dimenticare le utenze di elettricità, acqua e gas, che in questo 2022 sono aumentate considerevolmente. Infine abbiamo la tassa sui rifiuti e il canone TV, oltre agli eventuali danni arrecati all’immobile.

Come si evince, si fa presto a dire casa, ma l’elenco delle voci di spesa è lungo e alquanto salato.

Ecco come calcolare il prezzo giusto da spendere nell’affitto di una casa con uno stipendio di 1.200 o 1.800 euro

Secondo molti addetti ai lavori, la spesa mensile dell’affitto di casa non dovrebbe mai superare il 35-40% del proprio reddito disponibile. Tuttavia, considerato il forte rialzo delle utenze domestiche di questi mesi, sarebbe meglio limitarsi al 35%. Alle tariffe attuali delle utenze, infatti, occorrono più soldi che in passato per avere gli stessi servizi.

Pertanto, su uno stipendio da 1.200 euro netti sarebbe bene non superare i 420-480 euro di canone mensile. Parimenti, su una busta paga di 1.800 euro l’affitto massimo non dovrebbe eccedere i 630-720 euro.

Ovviamente nulla vieta di eccedere queste soglie consigliate dagli esperti, specie all’aumentare dello stipendio. In questi casi, però, si potrebbe correre il rischio di intaccare ad esempio i risparmi per pagare le spese ordinarie. Oppure di dover tagliare su altre voci di spesa o, peggio ancora, di non risparmiare niente a fine mese. Alla minima spesa extra, infatti, il rischio di chiedere un prestito o accendere un debito sarebbe alquanto concreto.

Approfondimento

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